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Agricoltura: preoccupano le fitopatie. Rischio spopolamento entroterra

I presidenti romagnoli di Confagricoltura e Camera di Commercio a Fuori dall'Aula

L’agricoltura romagnola deve fare i conti con una produzione devastata dall’alluvione. Si stima un calo dell’80%. Ma non solo. C’è infatti da capire quando gli agricoltori potranno tornare nei loro terreni ancora completamente infangati per seminare nuovamente. Inoltre l’eccesso di acqua potrebbe avere conseguenze drammatiche, in termini di fitopatie, sulle piante da frutto e su quelle orticole. Lo ha spiegato a Fuori dall’Aula (Icaro TV) il presidente di Confagricoltura Forlì Cesena e Rimini Carlo Carli. A pagare dazio in modo particolare la produzione biologica.

Tra le conseguenze di lungo termine, il presidente della Camera di Commercio della Romagna Carlo Battistini, pone l’accento anche su quelle non strettamente economiche. “Ci sono zone isolate e aziende, ancora integre, ma non raggiungibili – premette – questo potrebbe avere effetti sullo spopolamento di queste aree. Dopo quello che è successo come faremo a dire di continuare a vivere e a lavorare in queste zone. Temo che questo sarà il lascito più duraturo dell’alluvione.

Fuori dall’Aula. Alluvione, danni incalcolabili