Tassa di soggiorno. A Riccione possibile esenzione in bassa stagione

Novità in vista per la tassa di soggiorno a Riccione. Il consiglio comunale ha approvato alcune modifiche al regolamento: le principali sono l’esenzione dal pagamento a carico dei turisti durante alcuni periodi di bassa stagione in caso di crisi economica, l’istituzione di un tavolo tecnico con gli operatori per la gestione di almeno il 5% degli introiti derivanti dall’imposta di soggiorno e la riduzione del numero dei versamenti a carico dei titolari delle strutture ricettive, che passano da sei a 4 all’anno (emendamento presentato dalla consigliera Torsani).
Esenzione in periodi di bassa o media stagione: la giunta può prevedere periodi di esenzione di otto giorni a cavallo delle seguenti ricorrenze: San Valentino, Carnevale, Pasqua e Ognissanti.
Il regolamento introduce anche il ruolo di ‘responsabile del pagamento’ per i gestori e “l’applicazione del regime sanzionatorio tributario per gli inadempimenti riguardanti i riversamenti e la dichiarazione cumulativa”.
Sulla dilazione dei pagamenti: “I versamenti a carico degli operatori passano da bimestrali a trimestrali – spiega l’assessore al Bilancio Alessandro Nicolardi -. Una scelta affatto scontata perché in questo modo, cito un esempio significativo, il gettito maggiore dell’imposta di soggiorno, ovvero quella di luglio e agosto, il Comune lo incasserà solo ad ottobre, insieme alla quota di settembre, dunque con un mese di ritardo rispetto al passato”.
Viene inoltre introdotto “un contributo forfettario da riconoscere ai gestori delle strutture ricettive a copertura delle commissioni pagate alle società interbancarie per l’incasso dell’imposta di soggiorno”. Questo contributo “non può essere superiore all’1,5% dell’importo riscosso e versato al Comune di Riccione” e “sostituisce integralmente la precedente previsione in materia di ristoro per le spese sostenute dagli operatori economici”.
Il “Tavolo tecnico” per decidere la destinazione del 5% sarà composto dall’assessore e il dirigente al turismo, oltre ai rappresentanti delle categorie delle strutture ricettive. : “si stabilisce che almeno il 5% degli introiti derivanti dalla riscossione dell’imposta di soggiorno debbano essere destinati ad attività di promozione e commercializzazione turistica concordati dai soggetti presenti al Tavolo tecnico”.
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