Murales cancellato, Davide Fabbri potrebbe non essere l'esecutore materiale

Non sarebbe lui, Davide Fabbri, l’esecutore materiale dalla cancellazione del murales dell’uomo che allatta in via Savonarola a Rimini, ma potrebbe ugualmente finire nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di danneggiamento, perché al momento del colpo di pennello era presente sul posto insieme a coloro che invece avrebbero eseguito la copertura con la vernice bianca dell’opera del writer Kage.
Fabbri, dopo aver rivendicato pubblicamente la cancellazione del murales (a riferire per prima la notizia ieri era stata l’Ansa), è stato convocato nel tardo pomeriggio di mercoledì in questura a Rimini. Dopo il verbale d’identificazione, il 55enne ravennate, ex concorrente dell’Isola dei Famosi e sedicente esorcista ma senza averne titoli, ha preferito su consiglio del suo difensore d’ufficio (l’avvocato Matteo Paruscio del foro di Rimini) avvalersi della facoltà di non rispondere. Non ha quindi rilasciato sommarie informazioni, ma – fa sapere il suo legale – presto depositerà una memoria difensiva contenente la sua versione dei fatti.
La Digos, che nelle ultime 48 ore ha effettuato accertamenti anche sulla scorta delle immagini di videosorveglianza estrapolate dalle telecamere presenti in zona, nella giornata di oggi invierà un’informativa in Procura, sulla base della quale il magistrato di turno potrebbe iscrivere Fabbri nel registro degli indagati. Dalle indagini, infatti, sarebbe emersa la sua presenza al momento della cancellazione del murales, il ché potrebbe configurare un suo concorso morale nell’azione illecita.
Sui reali autori materiali della copertura dell’opera vige il massimo riserbo. Non è da escludere però che i poliziotti dalla Digos possano averli già identificati.