Ancona-Rimini, Marco Gaburro: "Bisogna decidere cosa guardare"
Reduce dal deludente pari interno con il Fiorenzuola, con tanto di contestazione finale da parte dei tifosi biancorossi, il Rimini va a far visita all’ultima squadra superata al “Romeo Neri”: l’Ancona. Era il 10 dicembre 2022 quando i ragazzi di Marco Gaburro si imposero 2-1 al termine di una gara decisa in sette minuti: al 23′ della ripresa Galeotti respinge il rigore di Prezioso, al 25′ Simonetti porta in vantaggio i dorici, al 27 ‘Delcarro pareggia e alla mezzora Tanasa completa il ribaltone.
Questa volta si giocherà allo stadio “Del Conero”, dove le due squadre si sono comunque già affrontate una volta in questa stagione, nel primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C, e anche in quel caso (era il 5 ottobre) furono i romagnoli ad avere la meglio: 1-0 con gol partita di Santini al 21′ della seconda frazione.
Il bilancio stagionale nei confronti diretti tra le due squadre biancorosse parla quindi di un 2-0 per il Rimini. Il ruolino di marcia di Laverone e compagni nel girone di ritorno racconta di 15 punti conquistati in 17 partite. Anche l’Ancona non sta attraversando un momento brillante: dopo aver battuto la capolista Reggiana, nelle ultime dieci gare i marchigiani hanno messo in fila una sola vittoria, quattro pareggi e cinque K.O. (l’ultimo ad Alessandria), che li hanno fatti scendere in settima posizione (con 55 punti, contro i 46 dei romagnoli, decimi) e decidere per il cambio di guida tecnica: esonerato Colavitto, al suo posto è stato chiamato l’ex centrocampista di Napoli e Fiorentina Marco Donadel, che farà il suo esordio proprio contro il Rimini.
“Una squadra che abbiamo già incontrato due volte, quindi che conosciamo dal punto di vista dei singoli – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Marco Gaburro, alla vigilia -. Ha una rosa che è rimasta poi di fatto abbastanza simile a quella dell’andata, anche se hanno fatto due inserimenti importanti come quello di Melchiorri e dell’altro difensore centrale. In questo momento noi andiamo a fare una partita per noi importantissima perché abbiamo davanti una squadra di qualche posizione, noi dobbiamo cercare di avvicinarci il più possibile, cercare di scalare posizioni, se ce la facciamo, e quindi l’obiettivo nostro è cercare di andare a fare i tre punti”.
L’Ancona ha cambiato allenatore e dovrebbe cambiare modulo, passando alla difesa a tre. “Quello che faranno noi non lo possiamo sapere. Sappiamo quella che è la loro classifica e quella che è la loro situazione. Quando c’è un cambio di guida tecnica le situazioni sono sempre difficili da prevedere, noi onestamente pensiamo più in casa nostra che a quello che può fare l’Ancona in questo momento. Il cambio di guida tecnica è avvenuto solo pochi giorni fa, in queste cose secondo me contano altri aspetti. Noi dobbiamo concentrarci più sul nostro che pensare agli altri”.
Il Rimini può migliorare la sua posizione di classifica, ma come prima cosa deve difendere la decima posizione. “Sì, ma per difendere bisogna andare in avanti, quindi l’obiettivo è far bene per cercare di difendere la posizione, ma se ce la si fa si può superare anche qualcuno perché le due squadre davanti a noi sono a portata. Poi è una partita che comunque, al di là di quello che può essere il loro momento, noi pensiamo al nostro momento, è una partita che anche va di fatto poi a simularla una eventuale gara di play off, ammesso che, ripeto, ci si riesca ad arrivare, quindi noi in questo momento dobbiamo guardare questi aspetti: è una partita che ha contenuti tecnici importanti, in trasferta, come sarebbero, simulando quella situazione. Quindi dobbiamo andare pensando, ripeto, soprattutto a noi, a quello che è il nostro momento, rispettando l’avversario, però cercando di andare a fare quello che so che la nostra squadra sa fare e che quest’anno ha fatto, soprattutto con le squadre davanti a lei in classifica rispetto a quelle dietro”.
Il Rimini viene da tre pareggi consecutivi. “Sì, sono state tre partite molto diverse, quindi poi è chiaro che il risultato finale è stato quello del pareggio, e quindi ci siamo presi il punto, però molto diverse perché secondo me la partita con la Reggiana è stata una partita giocata molto bene per 80 minuti, ed era un vantaggio anche molto legittimato sul campo; la partita di Imola è stata una partita molto più equilibrata, dove secondo me alla fine, nonostante l’ultimo quarto d’ora in superiorità numerica, il pareggio ci stava anche; invece l’ultima è stata una partita stradominata per un tempo. Ci sono momenti e momenti nelle stagioni, questo momento è bello lungo. Noi abbiamo avuto nelle prime dieci partite di campionato il 40% di capacità realizzativa rispetto alle occasioni da gol create, che è una media assurda, non ce l’ha nessuno. Adesso, nell’ultimo periodo non abbiamo sicuramente una grandissima capacità realizzativa. In questo momento dobbiamo essere ancora più bravi perché è evidente, visto il primo tempo con il Fiorenzuola, che non ci basta poco per portare a casa le cose. Però poi le stagioni cambiano anche con dei particolari, con delle piccole scintille che possono scattare in certe partite, ed è più facile per noi in questo momento che scattino in partite come quella di Ancona rispetto a situazioni in casa contro squadre magari dietro in classifica, perché abbiamo visto che abbiamo sofferto determinate situazioni, anche troppo secondo me”.
Ancora sul primo tempo con il Fiorenzuola. “Doveva essere 3 o 4 a zero perché quando fai quello sforzo, anche dal punto di vista fisico, contro una squadra che non aveva niente da perdere, diciamo la verità, nonostante la classifica, una squadra molto rimaneggiata, una squadra che sapeva che doveva centrare qualcosa di straordinario per fare anche un punto, però molto giovane, quindi di gamba sicuramente, una squadra che avrebbe spinto per tutta la partita. Noi abbiamo speso tanto, abbiamo sbagliato tanto, siamo stati anche un po’ sfortunati, è stato bravo il loro portiere, abbiamo preso una traversa, se dobbiamo dire tutte le cose, però è un momento in cui bisogna decidere cosa guardare, io preferisco guardare quel tempo lì, e guardare quello che abbiamo fatto rispetto a quella che è stata poi la difficoltà nell’essere così tambureggianti tutta la partita, che poi diventa anche difficile da proporre dal punto di vista anche logico. Io guarderei più quello che il bicchiere mezzo vuoto. Questa è una metafora che si può portare a tanti aspetti di questa stagione, bisogna decidere cosa guardare”.
Sulla contestazione dei tifosi biancorossi al termine della gara con il Fiorenzuola. “Partendo da presupposto che è giusto che ognuno faccia quello che si sente, quindi io non me la sento di dire agli altri quello che devono fare, però avete sentito cos’ha detto Spalletti ieri. Se Spalletti dice questo una volta che il Napoli sta vincendo il campionato non so con quanti punti di vantaggio sulla seconda, se lo stadio di Napoli contesta nel momento in cui il Napoli va sotto in casa con il Milan, nel momento in cui sta dominando il campionato, penso che sia una cosa che possa essere portata in tutte le realtà, è “legittimo” essere scontenti un po’ dappertutto. Io ripeto: bisogna decidere che parte del bicchiere guardare, che non vuol dire che bisogna essere soddisfatti di quello che si ha perché secondo me si può sempre migliorare. Lo spirito che noi dobbiamo mettere in questo finale di stagione deve essere questo qua, se guardiamo all’indietro e stiamo a recriminare sempre… questa negatività qua non mi piace tanto, noi dobbiamo guardare quello di buono che abbiamo fatto e non sempre pensare a quello che avremmo potuto fare in più, perché con questa logica secondo me non si va da nessuna parte. Adesso sento perfino dire che se per caso arriviamo ai play off è per demerito degli altri. Sarebbe come dire che il Milan l’anno scorso ha vinto lo scudetto per demeriti dell’Inter, quindi i tifosi del Milan non dovevano esultare. Sono tutte forzature che secondo me rovinano anche quello che di positivo c’è, che è stato fatto e che siamo convinti di poter ancora fare”.
Chi non partirà per Ancona? “Panelli è squalificato, Gigli non è sicuramente recuperato. Gli altri ci sono tutti, devo capire il numero dei convocati perché siamo in tanti”.
Al centro della difesa chi giocherà? “Abbiamo la possibilità di scegliere tra Regini e Allievi, hanno giocato centrali tutti e due, devo decidere adesso chi far giocare, però siamo coperti dal punto di vista numerico”.
In attacco rientra bomber Santini. E sulla mediana torna a disposizione Sandri. Rientra dopo due turni di stop anche Biondi. “Certo che rientra Santini. Sandri in questo momento sta facendo bene e sicuramente gli darò continuità”.
Non è tra i convocati l’attaccante Mencagli, non al meglio.
LA 37a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA