Indietro
menu
vacanza da incubo

Violentata nel bagno del residence, 19enne a processo

In foto: Il tribunale di Rimini
Il tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 18 mar 2023 15:47 ~ ultimo agg. 19 mar 11:37
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Doveva essere una vacanza spensierata a Riccione in compagnia di cinque amiche, invece si è trasformata dopo poco più di 24 ore in uno dei giorni più brutti della sua vita per via di un rapporto sessuale avvenuto contro la sua volontà all’interno di un residence della Perla Verde.

La vittima, una ragazza della provincia di Milano, all’epoca dei fatti (era il luglio del 2021) non aveva ancora compiuto 18 anni, mentre il ragazzo di Verona, accusato di violenza sessuale, era diventato maggiorenne da qualche mese. Entrambi erano arrivati in Riviera per trascorrere le vacanze con il loro rispettivo gruppo di amiche e amici e, casualmente, si erano ritrovati a soggiornare nello stesso residence ma in appartamenti diversi. E’ così che si erano conosciuti, per caso.

Le ragazze di Milano erano sei, i ragazzi di Verona cinque. Tra i due gruppi era nata subito una simpatia e la sera di domenica 25 luglio avevano deciso di trascorrere il pre-serata insieme, a bere alcolici e chiacchierare nell’appartamento dei veneti. E proprio nel loro appartamento si sarebbero ritrovati anche di ritorno dalla nottata trascorsa nei locali del Marano. E’ lì, all’interno del bagno, che si sarebbe consumata la violenza sessuale, come ricostruito dai carabinieri di Riccione.

Mentre le amiche della 17enne erano tornate nel loro appartamento a dormire, la minorenne si sarebbe intrattenuta con il 18enne. I due si scambiarono alcune effusioni sul balcone, notate anche dagli amici di lui, poi, di comune accordo si sarebbero appartati in bagno. Dopo un po’, però, il veronese, uscito dal bagno, avrebbe chiesto agli amici di andare a chiamare nell’appartamento di fronte le amiche della giovane, visto che lei stava male e perdeva sangue. Immediata la richiesta di aiuto ai carabinieri da parte delle milanesi, che vedendo l’amica in stato confusionale, intuirono subito cosa potesse essere accaduto.

La giovane fu accompagnata dal 118 al pronto soccorso di Rimini e sottoposta a visita ginecologica. I medici confermarono un sospetto abuso sessuale e riscontrarono lesioni guaribili in 7 giorni. Gli esami del sangue inoltre evidenziarono anche un tasso alcolico di 1.01 g/l – segno che la minore non poteva essere certamente lucida – mentre non fu trovata alcuna traccia di stupefacenti. Nel successivo colloquio con la psicologa, la 17enne, ancora sotto choc, con le lacrime agli occhi confermò l’abuso. Dopo essersi scambiata con il veronese alcuni baci, lei voleva fermarsi, invece lui l’avrebbe costretta ad andare fino in fondo.

A distanza di oltre un anno e mezzo dal fatto, il veronese, oggi 20enne, assistito dagli avvocati Guariente Guarienti e Paolo Guarienti del foro di Verona, dovrà affrontare il processo per violenza sessuale aggravata e lesioni personali. Il gup del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha ammesso il rito abbreviato anche alla presenza del pubblico ministero Davide Ercolani. La discussione è stata fissata il prossimo 25 ottobre. L’imputato fin da subito ha respinto le accuse parlando di un rapporto consenziente tra lui e la minore. Una versione che sarebbe stata confermata anche dagli amici di lui, presenti quella mattina all’interno dell’appartamento.