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lite degenera in aggressione

Scaraventa con un calcio la ex contro un tavolo di cristallo, arrestato per lesioni gravi

In foto: repertorio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 21 mar 2023 20:07 ~ ultimo agg. 22 mar 12:13
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Una lite tra ex conviventi avvenuta a fine gennaio sarebbe degenerata in una vera e propria aggressione, con una donna riminese di 43 anni finita in ospedale e dimessa con una prognosi di 60 giorni. Le indagini dei carabinieri hanno portato sabato scorso all’arresto dell’ex compagno, un 40enne nordafricano accusato di lesioni personali gravi e trasferito in carcere. Secondo la donna, l’uomo al culmine di un litigio casalingo le avrebbe sferrato un violento calcio ad una gamba. Un colpo che l’avrebbe fatta rovinare su un tavolino di cristallo poi andato in frantumi. Lesione del crociato e ferite multiple per la 43enne, con conseguente prognosi di 2 mesi.

Il nordafricano, che ha già scontato una pena passata in giudicato per violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie, ha respinto in maniera netta le accuse e questa mattina (martedì) nel corso dell’interrogatorio di garanzia ha precisato di non aver mai neppure sfiorato con un dito l’ex compagna. Secondo l’uomo, la loro relazione, durata 4 anni, sarebbe finita già da mesi. Ad interromperla sarebbe stato lui stesso per via della dell’eccessiva gelosia della riminese, che a fine gennaio si sarebbe introdotta nell’appartamento dell’uomo sfruttando un mazzo di chiavi mai restituito. Al suo rientro a casa lui l’avrebbe trovata lì, a fianco del tavolino in frantumi. Un incidente fortuito, con la donna accompagnata in un secondo momento in ospedale dalla figlia di lei. Dopo una decina di giorni, però, la 43enne si sarebbe recata dai carabinieri per denunciare l’aggressione facendo scattare le indagini dei militari dell’Arma.

L’indagato sostiene che la riminese (che nel frattempo ha ritirato la querela) lo abbia incolpato per ripicca, per punirlo di aver messo fine alla loro relazione. Spetterà ora al gip del tribunale di Rimini, Manuel Bianchi, decidere se accogliere la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal difensore del nordafricano, l’avvocato Thomas Russo.