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venerdì 29 marzo 2024
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Calcio Serie C

Rimini-Recanatese, Gaburro: "Mi aspetto uno stadio vicino"

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 17 mar 2023 12:05 ~ ultimo agg. 18 mar 14:47
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Primo di due impegni casalinghi consecutivi per il Rimini (43 punti in classifica), reduce da due pareggi di fila con Pontedera e Torres. Al “Romeo Neri” domani (sabato), con calcio d’inizio alle 17:30 e diretta su Radio Icaro, arriva la Recanatese, che in classifica ha 36 punti e che nell’ultimo turno è stata sconfitta in casa dal Gubbio (0-2). E sabato 25 marzo ospiterà la capolista Reggiana.

All’andata, il 20 novembre all'”Helvia Recina” di Macerata, il Rimini superò la Recanatese 1-0, con gol partita di Delcarro al 19′ del primo tempo.

Piscitella ha smaltito il virus intestinale. Restano ai box gli infortunati Gabbianelli, Mattia Rossetti, Accursi, Gigli e Panelli.

“È una partita per noi molto importante, lo diciamo spesso, però più ci avviciniamo alla fine più le partite pesano – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Marco Gaburro, alla vigilia -, pesano per noi e pesano per gli avversari. La Recanatese è una squadra che ha fatto un girone di ritorno da 5° posto, come numeri, però è ancora comunque molto vicina alla quintultima posizione, ha appena perso in casa, e quindi sarà una partita mentalmente molto tirata. Però per noi è una partita in casa ed è troppo importante per noi fare bene in questa partita, in virtù di quelle che saranno poi le ultime cinque partite, la volata finale, quindi noi dobbiamo pensare a noi stessi e a cercare di ripartire con l’entusiasmo, magari, ripeto, sulla scia del secondo tempo della partita con il Pontedera, che qui in casa mi era piaciuto anche per quello è stato il rapporto con lo stadio e con il pubblico, che sono molto importanti”.

Sull’avversario. “La Recanatese è una squadra che, al di là del rendimento del girone di ritorno, che ha fatto 20 punti, quindi è evidente che è un girone di ritorno importantissimo, è molto simile a quella dell’andata sia del punto di vista tattico che dei singoli, è una squadra molto compatta, che riesce non far giocare l’avversario, che riesce a ripartire negli spazi molto bene, che ha giocatori davanti , soprattutto Sbaffo, che possono spostare sicuramente qualche equilibrio. È la seconda squadra del campionato che ha fatto più gol su palla inattiva insieme all’Alessandria”.

Recupera qualcuno degli acciaccati? “Recupero Piscitella e basta, e non perdo nessuno”.

Schiererà il numero 11 dal primo minuto? “Spero che sia della partita, adesso non so se dall’inizio o durante, vediamo”.

Cosa chiede al pubblico? “Io al pubblico chiedo di essere sempre vicino al Rimini, ma come penso sia nel proprio stato d’animo, poi si vivono le emozioni, chiaramente positive o negative in maniera propria, e può starci che qualche volta, anche perché non sempre abbiamo fatto belle prestazioni in casa, si sia anche un po’ rumoreggiato. In questo momento, che siamo verso il finale, sarebbe importante che ci stessero vicini il più possibile, tenessero su i ragazzi il più possibile durante la gara, perché in difficoltà ci si va in questo campionato, ci si va tutti. E giocare in casa dovrebbe essere un punto di forza, io credo questo. È vero che da una parte siamo noi che dobbiamo andare a conquistarci quel tipo di fiducia, è anche vero che dall’altro lato, considerato quello che è stato il campionato del Rimini fino ad ora, penso che dovrebbero essere comunque tutti quanti con la squadra in questo momento. Quindi mi aspetto uno stadio vicino, come lo è stato nei momenti migliori”.

Tornerà a schierare un uomo di peso (uno tra Vano e Mencagli) al centro dell’attacco? “Sicuramente in casa noi abbiamo bisogno più di riferimento, Sassari era una partita particolare, soprattutto nel primo tempo, secondo me serviva molta profondità, loro avevano una difesa molto alta, lo si è visto anche, non l’abbiamo attaccata benissimo, però c’è stata l’occasione di Biondi a tu per tu con il portiere proprio a fine primo tempo che rispecchia un po’ quello che ci aspettavamo del tipo di linea difensiva avversaria. Questa è una squadra completamente diversa: è una squadra che occupa la metà campo molto e contro la quale bisogna avere dei riferimenti centrali e non soltanto profondità”.

Qualche giocatore biancorosso che ha dato tanto, come Delcarro e Santini, in questo periodo sembra stia un po’ “tirando il fiato”. “Il termine tirare il fiato può essere interpretato male da loro, nel senso che io non credo che stiano realmente tirando il fiato. Penso ci siano dei rendimenti altalenanti durante una stagione, che loro abbiamo avuto dei momenti sicuramente eccezionali, anche sopra quella che poteva essere qualunque tipo di aspettativa, nelle ultime partite hanno fatto prestazioni più normali, ma sempre positive. Io penso che in una stagione debba esserci però sempre anche un po’ di staffetta tra i componenti di una rosa per cercare di avere rendimento, quindi ci può stare che ci sia un rendimento minore rispetto a prima da parte di qualcuno, ma spero anche maggiore rispetto a prima da parte di qualcuno, il fatto stesso che Mencagli abbia fatto due gol nel girone di ritorno, è un giocatore che all’andata non abbiamo mai avuto, e che in parte compensa quella che può essere una situazione diversa da parte di qualche altra individualità. E io mi auguro che in queste sei partite ci sia anche qualcun altro che riesca a trovare questo tipo di exploit che gioverebbe a lui e gioverebbe alla squadra”.

Come stanno Allievi e Gigli? “Allievi sta bene, è stata una mia scelta quella di martedì perché conosco il ragazzo, era stata una partita molto tirata ed erano passati solamente due giorni, mi fido molto di Regini centrale e quindi ho fatto una scelta tecnica. Invece Gigli è ancora alle prese con il suo stiramento al collaterale, nella mia testa penso sarà a disposizione per la prossima partita, però in questa no”.

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