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Cresce solo Cesena

Università. Matricole in calo ma Rimini è il campus che attrae più stranieri

In foto: la sede dell'Università di Rimini
la sede dell'Università di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 7 feb 2023 14:23 ~ ultimo agg. 8 feb 12:33
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Una flessione generalizzata per i nuovi iscritti all’Università di Bologna che però non preoccupa. Anche perché il totale degli studenti resta comunque stabile ad 89mila. Il Rettore Giovanni Molari ha presentato oggi i dati 2022/23 dell’Ateneo: le matricole sono 26.421 in calo di poco meno di 2.000 unità rispetto allo scorso anno ma in crescita rispetto al periodo precovid. Si tratta, ha spiegato il Rettore, di un calo atteso e fisiologico soprattutto nei corsi che avevano avuto una forte crescita negli ultimi anni. Le lauree triennali perdono il 4%, le magistrali a ciclo unico il 4,9% mentre le magistrali il 10,8. Un dato, quest’ultimo, che va letto in parallelo con l’allungamento dei tempi di laurea nelle triennali che hanno portato nell’ultimo anno a circa 800 laureati in meno. Colpa, è la lettura del Rettore, dei due anni di pandemia. Colpa, secondo il rettore, dei due anni di pandemia fatti di lezioni a distanza e problemi relazionali.

Guardando i singoli Campus, l’unico che vede crescere le matricole è Cesena (+1,9%) mentre Rimini perde il 3,7% per un totale di 1.654 matricole (gli studenti in totale sono oltre 5.000), Forlì il 5,2%, Bologna il 6,9% e Ravenna addirittura il 15,4%. A confermare però l’attrattività dell’Ateneo c’è la crescita degli studenti esteri con l’Iran primo Paese per iscritti con 266 iscritti, 162 in più dello scorso anno. Rimini segna un incoraggiante +26,9% di stranieri, la crescita più elevata di tutto l’Ateneo. E dal prossimo anno potrà contare anche su un nuovo corso di laurea in lingua inglese. Segno più anche per i candidati alle prove di ammissione all’Università e per le domande di iscrizione (+2,6%) che però non si concretizzano per via dei numeri chiusi di molte lauree triennali.

Sollecitato sul tema alloggi, il rettore ha confermato l’esistenza del problema mentre sul campus riminese ha spiegato che ci sono interlocuzioni in corso con l’amministrazione su vari aspetti: il tema degli studentati ma anche quello degli spazi con un campus forse eccessivamente diffuso.

La nota stampa

In linea con l’andamento nazionale, i dati sulle immatricolazioni all’Università di Bologna mostrano quest’anno numeri in discesa, a fronte però di un aumento delle domande di iscrizione presentate e dei candidati che hanno partecipato alle prove di ammissione. Un andamento che conferma la solida reputazione e la forte capacità attrattiva dell’Alma Mater, ma rispecchia anche una situazione di diminuzione generalizzata delle immatricolazioni a livello nazionale.

Nel dettaglio, le immatricolazioni all’Università di Bologna per l’anno accademico 2022/2023 fanno registrare numeri in discesa rispetto all’ultimo anno accademico, segnato dalla crisi pandemica e caratterizzato un incremento dei nuovi iscritti. Alla fine di gennaio 2023 gli immatricolati erano 26.421 contro i 28.248 del 2022, in calo del 6,5%. Se guardiamo però all’anno accademico 2019/2020 – l’ultimo prima della pandemia – si registra una crescita del 4,2%: i nuovi iscritti in quel caso erano stati 25.369.
“Sono numeri che ci aspettavamo, dopo i due anni eccezionali della pandemia e visto il ritorno della didattica in presenza”, commenta il Rettore Giovanni Molari. “In molti casi, inoltre, si tratta di cali fisiologici, registrati in settori che nell’ultimo periodo avevano visto una grande crescita degli iscritti. Se il dato nazionale sulla diminuzione delle immatricolazioni sarà confermato, dovremo essere ancora più decisi sul fronte dell’orientamento all’università: in un Paese in cui il tasso di laureati resta molto basso, è importante rispondere ad una tendenza che riflette la curva demografica, portando sempre più studentesse e studenti ad intraprendere il percorso universitario”.
Numeri in diminuzione si registrano sia per i corsi di laurea triennali (-4%), che per le lauree magistrali (-10,8%), che per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico (-4,9%). Nel caso delle laure magistrali il dato si spiega in buona parte con tempi più lunghi di laurea nelle lauree triennali: rimane infatti sostanzialmente stabile il dato totale degli studenti iscritti, che si attesta intorno a 89.000.
Rispetto alla distribuzione nei Campus, si registrano numeri in calo a Bologna -6,9%, Forlì -5,2%, Ravenna -15,4%, Rimini -3,7%. Unica eccezione, il Campus di Cesena che fa registrare un +1,9%.
Continuano ad aumentare in modo significativo gli studenti internazionali: +7% rispetto allo scorso anno. In particolare, con una crescita molto rilevante (+64,2%) dei nuovi iscritti in arrivo dall’Iran: sono in tutto 266, di cui 102 studenti e 164 studentesse. Aumenti significativi si registrano anche per gli immatricolati in arrivo dalla Turchia (+22,8%), dalla Russia (+23,5%), dall’India (+32,3%), del Kazakistan (+77,3%), della Polonia (+55,6%) e della Germania (+63,3%). Una crescita, quella degli studenti internazionali, che con la sola eccezione di Ravenna (-3,1%) interessa tutti i Campus: Bologna +4,3%; Cesena +15,3%; Forlì +6,3%; Rimini +26,9%.
Continuano ad aumentare anche i numeri delle domande di iscrizione all’Alma Mater – in crescita del 2,3% rispetto allo scorso anno – così come il numero dei candidati alle prove di ammissione, che fa segnare un +1,9%. Tutti dati che confermano ancora una volta la forte attrattività a livello nazionale e internazionale dell’Università di Bologna.
Altro dato da segnalare è quello delle studentesse dell’Alma Mater che scelgono di iscriversi a corsi di laurea e corsi di laurea magistrale a ciclo unico di ambito STEM, che riguardano cioè temi scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici. Quest’anno le nuove iscritte a questi corsi sono state 1.546, in aumento del 5% rispetto allo scorso anno e del 7,1% rispetto all’anno accademico 2020/2021.

Prosegue infine il trend di crescita delle studentesse e degli studenti che beneficiano di una riduzione o dell’esonero totale delle tasse di iscrizione. In particolare, crescono del 2,3% gli iscritti con un ISEE fino a 45.000 euro, che possono usufruire di forti riduzioni nelle contribuzioni studentesche. Tra questi sono 24.835 gli iscritti che quest’anno hanno potuto beneficiare dell’esonero totale dei contributi studenteschi, pari al 29,3% del totale degli studenti: un numero in crescita del 5,7% rispetto allo scorso anno.