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Manca collegamento con costa

Spopolamento. Valmarecchia Futura: da 17 anni sentiamo solo parole

In foto: dal FB Valmarecchia Futura
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 31 gen 2023 11:37 ~ ultimo agg. 13:39
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Da 17 anni sentiamo solo parole“. A dirlo è il comitato Valmarecchia Futura commentando le parole del presidente della provincia Jamil Sadegholvaad in merito allo spopolamento che nell’ultimo decennio ha visto molti abitanti migrare in particolare dai comuni dell’Alta Valmarecchia (vedi notizia). Il Comitato evidenzia come dopo il referendum per il passaggio dei 7 comuni dell’Alta Valle in provincia di Rimini le aziende attive in Valmarecchia erano 1836 mentre ora sono il 13,5%. Colpa, secondo il Comitato, della mancanza di un collegamento rapido con la costa che ancora latita. “Continuiamo ad ascoltare parole, mentre i fatti parlano di un progetto di fattibilità commissionato proprio dalla Provincia e ancora ufficialmente misterioso. Quel poco che si sa, è il contrario di quel che servirebbe” conclude la nota.

La nota del Comitato Valmarecchia Futura

Nel 2006, ben 17 anni fa, la soddisfazione post referendum popolare che arricchì il territorio con nuovi comuni (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello) si basava su una promessa: finalmente in Romagna avrete servizi e collegamenti utili ad uno sviluppo concreto. Idem per i recenti Montecopiolo e Sassocorvaro. In realtà non calano pesantemente solo i residenti, ma chiudono le imprese e si azzerano i servizi basilari, che per essere utilizzati chiedono sacrifici offensivi per chi paga le tasse come tutti gli altri.

Ricordiamo che dopo il referendum la Provincia aumentò 60% la sua estensione e 1.836 imprese per lo più individuali ne arricchirono il tessuto economico. Una decina di anni fa uno studio della Camera di Commercio rilevò che il 62% degli imprenditori dell’Alta Valmarecchia riteneva decisivo un collegamento rapido con la costa. Siamo ancora fermi lì.

Anzi, siamo proprio arretrati. Già prima del Covid le imprese erano scese del 13,5%, mentre salivano quelle in bassa Valmarecchia. Evidente l’obbligo di spostarsi più verso il mare a causa delle difficoltà e per sopravvivere.

La Provincia di Rimini che oggi Sadegholvaad guida, ereditando il clamoroso flop dei suoi precedenti amministratori, continua a non considerare il punto di partenza ineludibile per aiutare la Valmarecchia, ossia garantire un collegamento che nei prossimi 20 anni l’aiuti a risollevarsi. D’altra parte, è la stessa soluzione che si cerca con il prolungamento del Metromare verso destinazioni quasi irraggiungibili quando ci sono gli eventi fieristici di punta.

Continuiamo ad ascoltare parole, mentre i fatti parlano di un progetto di fattibilità commissionato proprio dalla Provincia e ancora ufficialmente misterioso. Quel poco che si sa, è il contrario di quel che servirebbe.

Belle le sue parole, Presidente, ma sono 17 anni che sentiamo solo parole. E intanto la gente scappa e le imprese chiudono.