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Rimini accoglie il vescovo Nicolò. Il saluto in piazza

In foto: ©Riccardo Gallini /GRPhoto
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
dom 22 gen 2023 15:16 ~ ultimo agg. 23 gen 10:54
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L’ingresso del vescovo Nicolò Anselmi è in diretta su Icaro TV (canale 18) e Icaroplay.

Ad aprire il saluto al nuovo vescovo Anselmi in piazza Cavour, il sindaco Jamil Sadegholvaad. “Noi di lei sappiamo che lascia un pezzo del suo cuore a Genova” (applauso dai tanti genovesi presenti in piazza) “Segno di una fede di un lavoro che hanno agito in profondità e con straordinaria empatia nell’anima della comunità ligure”.

“Sappiamo che ama profondamente il mare, che preferisce muoversi in scooter o in bici. Rimini potrà offrirle queste stesse cose. Ma quello che conta e che conterà è il cuore”. “In questa piazza condividiamo con le nostre diversità un benvenuto e un impegno e una promessa per le cose da realizzare in futuro. per le cose da realizzare insieme”. “Sapremo sorprenderla. spero in positivo – ha detto il sindaco – Ma prima di ogni cosa ci vorrà bene per quello che siamo. Per informazioni può chiedere a monsignor Francesco Lambiasi. Grazie Francesco per quello che hai fatto e che hai dato in uno dei periodi più difficili della storia di tutti. Buon lavoro Nicolò, c’è un futuro da costruire insieme”. E poi il primo regalo: una bici bianca e rossa “per sperimentare le nostre piste ciclabili”.

Il nuovo Prefetto di Rimini, Rosa Maria Padovano: “Sono convinta che le intense relazioni intessute dai miei predecessori con il suo predecessore saranno proseguite e se possibile rafforzate nell’incipiente rapporto istituzionale con la sua persona”.

Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova. “Ai cittadini di Genova voglio ricorda che se ci rattrista il fatto di non avere più monsignor Anselmi operante nella nostra città, di non incontrarlo più trafelato nel nostro centro storico, dobbiamo certamente essere orgogliosi per questa sua nuova missione sapendo che ciò che egli potrà donare a Rimini viene dalla sua, nostra Genova dove si è formato ed è cresciuto. Un pezzo bello, alto, nobile della nostra città oggi si ferma qui”.

L’Arcivescovo di Genova mons. Marco Tasca apre con una battuta: “Ve lo mandiamo buono e bravo …”. “Per noi come chiesa di Genova un senso di tristezza è innegabile, è un momento difficile per noi” (commuovendosi). “Siamo convinti che il Signore faccia la sua storia. Un fratello, un amico. mi ha aiutato a entrare nella città e nella chiesa di Genova” con la sua “capacità di ascoltare, per stare vicino alle persone che il Signore che gli metteva accanto”. “Una gran bella dote che il Signore ti ha fatto e certamente qui saprai vivere e saprai condividere. E anche la tua attenzione agli ultimi e ai proveri, senza clamore”. 

Monsignor Francesco Lambiasi: “Noi come cristiani ci sentiamo chiamati a dare un’anima a questa città, un’anima profondamente umana”. “L’augurio che ci facciamo in questa piazza è che noi ogni anno ci ritroviamo qui ogni anno l’8 dicembre per rivolgere a Maria (presente con la statua sul Municipio) una preghiera: scendi nelle nostre strade, dacci una mano, c’è tanta miseria”, ricordando anche una recente visita fatta col sindaco di notte ai poveri in giro per la città. L’augurio conclusivo: “Auguri a tutti e auguri a te, carissimo. Buon cammino anche con l’ombrello”.

Il nuovo vescovo Nicolò Anselmi: “Grazie a tutti di questo momento”. “Credo che tutte le persone qui raccolte possano pensare la vita come l’esercizio di un servizio. Voglio ringraziare tutta la società civile che pensa al bene di tutti, tutti quelli che si impegnano perché ognuno possa dare un dono di sé”. “Ho imparato che la disoccupazione è veramente una tragedia. Mi impegnerò strenuamente perché tutti possano avere il loro posto nella società”. Un ringraziamento “a tutto il vivissimo mondo del volontariato”.

“Io non ho paura di niente perché c’è lo Spirito che è con noi”. “Aiutare i più deboli non è un optional, ma un comandamento. Il comandamento dell’amore che li riassume tutti”. “Di cui il Signore chiederà a tutti, credenti e non credenti, quindi per evitare brutte figure è meglio che ci diamo tutti da fare”. 


L’intervento integrale del sindaco Sadegholvaad:

Eccellenza, caro Vescovo Nicolò, benvenuto. E benvenuto è la parola più semplice, più bella, più vera. 

Sicuramente, Monsignor Nicolò, queste giornate saranno per Lei infinite, frenetiche, piene di cose e di consigli. Con tanto affetto e altrettanta buona volontà, in parecchi Le spiegheranno cosa è e cosa non è Rimini. Non so che idea si sia fatta di noi.  

Noi, di Lei, sappiamo che lascia un pezzo del suo cuore a Genova: segno evidente, questo, di una fede e di un lavoro che hanno agito in profondità e con straordinaria empatia nell’anima della comunità ligure.  

Sappiamo che ama profondamente il mare e che preferisce muoversi in scooter o in bici: Rimini potrà offrirle queste stesse cose. Ma quello che davvero conta e conterà è il cuore. 

Eccellenza, le caratteristiche e le differenze spesso diventano luoghi comuni, che ci fanno sorridere oppure dai quali ci difendiamo. Ma, credo, che per Rimini il significato di ‘luogo comune’ stia oggi in questa piazza, dove condividiamo, con le nostre diversità, un benvenuto, un impegno e una promessa per il futuro da realizzare insieme.  

Questa piazza, Eccellenza, con tutte le persone che la guardano e che Lei sta adesso guardando, racconta la nostra storia. La nostra storia, come concentrarla in due parole? Posso dirLe che alla base delle luci (e delle ombre) con le quali veniamo, molto spesso, raccontati sta una enorme umanità, che poi sublima in una concreta cultura dell’accoglienza.  

Il filo che sottende tutto questo è la ‘simpatia’, nel suo esatto significato originale: ‘sentire e soffrire insieme’. Non ci hanno regalato nulla. Chi siamo oggi lo abbiamo conquistato spaccandoci schiena e unghie; e continuiamo a farlo, nonostante adesso le nostre mani siano morbide e pulite.  

Se Papa Francesco avverte: ‘Bisogna provare ad agire di persona invece di limitarsi a osservare e criticare dal balcone l’operato degli altri’, a noi, con i nostri pregi e i nostri limiti, il balcone non lo ha mai offerto nessuno. E non ci interessa. 

E’ questo, principalmente, ciò che possiamo dirle sul nostro conto, assieme al più sincero dei ‘Benvenuto’.  Sapremo sorprenderla, sapremo conquistare il Suo cuore con il nostro mare e con le nostre piste ciclabili; ma, prima di ogni cosa, ci vorrà bene per quello che siamo.  

Per informazioni può chiedere a Monsignor Francesco Lambiasi. Grazie Francesco per quello che hai fatto e hai dato in uno dei periodi più difficili della storia di tutti.  

Buon lavoro Nicolò. C’è un futuro da costruire insieme. 

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