Omicidio-suicidio, proseguono le indagini. Sindaca San Mauro: comunità sconvolta

“Una tragedia che ha sconvolto la nostra comunità“. Così, in un post su Fb, la sindaca di San Mauro Luciana Garbuglia commenta l’omicidio – suicidio avvenuto nel pomeriggio di ieri a Bellaria Igea Marina (vedi notizia). I corpi ritrovati senza vita poco dopo le 16 in un piccolo parcheggio in via San Mauro, angolo via Rossini, erano quelli di un uomo di 82 anni, Vittorio Capuccini, ex agente della Polizia Municipale in pensione e di una donna di 70 anni, Oriana Brunelli. Entrambi residenti proprio a San Mauro Pascoli. In base alle prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe sceso dalla macchina, avrebbe sparato alla donna con una pistola e poi, tornato in auto, si sarebbe ucciso con la stessa arma. Una infermiera, che passava poco distante, ha tentato inutilmente di soccorrere Oriana. E’ stata già sentita dagli inquirenti. Le vittime, entrambe sposate con figli e nipoti, pare avessero avuto una relazione. Ai Carabinieri del Reparto operativo di Rimini sono affidate le indagini per fare luce sulla vicenda. Fondamentale in questo senso sarà l’esame dei tabulati telefonici. Il medico legale ha disposto l’autopsia sui corpi.

“A volte pensiamo di essere immuni a questi episodi di violenza sulle donne – scrive la sindaca Garbuglia che si è recata ad esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia di Oriana Brunelli –, invece siamo tutti coinvolti. La violenza viene vista come unica modalità per risolvere i conflitti, l’ unica soluzione per non accettare rifiuti. Ci siamo tanto adoperati per sostenere i centri antiviolenza, ma mi rendo conto che è una emergenza che ci deve vedere ancora più impegnati, soprattutto per diffondere una cultura del rispetto e della parità e per far capire che è possibile denunciare e trovare sostegno e risposte da parte dei centri antiviolenza (nel nostro territorio è attivo lo Sportello Alba). Sentite condoglianze alla famiglia di Oriana Brunelli, una moglie, una mamma e una nonna strappata ai suoi affetti più cari dalla lucida violenza premeditata di Vittorio Capuccini“.