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Monsignor Anselmi è da oggi vescovo di Rimini. Con Sandra e Alberto vicini

l'abbraccio tra i due vescovi (Newsrimini)

Dopo la lettura da parte del cancelliere vescovile monsignor Agostino Pasquini del messaggio di Papa Francesco, l’annuncio è arrivato alle 16.45, accompagnato dal suono delle campane: monsignor Nicolò Anselmi è il nuovo vescovo della Diocesi di Rimini. Un annuncio accompagnato da un lungo applauso e dall’abbraccio con monsignor Francesco Lambiasi.
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Monsignor Anselmi ha aperto l’omelia con una nota ‘familiare’: “Prima di tutto volevo salutare mia sorella. Volevo verificare che fosse venuta. E’ l’unico pezzetto di famiglia che mi è rimasto, mamma e papà sono in cielo”. Poi, ritornando alla Bolla: “Il Papa mi ha affidato a Sandra Sabattini che ha la mia età, la sento vicina”. “Sono stato a Sant’Agostino dove c’è Alberto Marvelli, che è un ingegnere meccanico come me. Dovevo venire a Rimini, mi sento in buone mani”.
Poi ancora un grazie per l’accoglienza “in modo squisito, con attenzione e delicatezza” di monsignor Lambiasi. Un ampio passaggio, riferendosi alla Lettera di Paolo ai Corinzi, lo ha riservato al tema dell’unità della Chiesa e all’essere pescatori, con un’immagine che accomuna Rimini e Genova.
Gesù sceglie dei collaboratori, e li sceglie tra i pescatori. “Le genti di Genova e di Rimini sono genti di mare, e sanno che per pescare servono reti unite, senza buche.
Noi per primi siamo stati pescati, oggi siamo collaboratori di Dio per l’unità: è una cosa stupenda!”.

“Questo vuole Cristo. E’ il maligno che divide”. “Chiedo scusa da subito per tutte le cose che sbaglierò”, ha concluso.

Al termine della celebrazione, monsignor Lambiasi ha letto una lettera indirizzata al suo successore augurandogli una “chiesa coro”. Rivolgendo a lui l’augurio che gli fu rivolto al suo ingresso: “Tin bota”.