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calano i ricoveri in reparto

Monitoraggio Gimbe. In Italia +11,4% di casi in una settimana

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 9 gen 2023 10:40 ~ ultimo agg. 10:44
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Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 30 dicembre 2022- 5 gennaio 2023, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (135.977 vs 122.099, pari a +11,4%) e dei decessi (775 vs 706, pari a +9,8%, di cui 52 riferiti a periodi precedenti. In calo i casi attualmente positivi (406.182 vs 417.661, -11.479, pari a -2,7%), le persone in isolamento domiciliare (398.147 vs 409.059, -10.912, pari a -2,7%), i ricoveri con sintomi (7.716 vs 8.288, -572, pari a -6,9%); stabili le terapie intensive (319 vs 314, +5, pari a +1,6%).

‘Sul fronte dei nuovi casi settimanali- dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – si registra un aumento (+11,4%): dai 122mila della settimana precedente salgono a quota 135mila’. I nuovi casi crescono in 14 regioni: dal +1,4% del Veneto al +44,4% della Puglia. Sono 7 le regioni che registrano invece un calo: dal -0,4% del Piemonte al -45% della Valle d’Aosta. In 67 province si rileva un aumento dei nuovi casi (dal +0,5% di Ascoli Piceno al +62,6% di Bari), in 40 una diminuzione (dal -0,1% di Reggio nell’Emilia al -45% di Aosta). In nessuna provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti. Cresce il numero dei tamponi totali (+6%): da 807.118 della settimana 23-29 dicembre 2022 a 855.823 della settimana 30 dicembre 2022-5 gennaio 2023. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 5,4% (+36.648), mentre quelli molecolari del 9,3% (+12.057). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dall’11,9% al 12,3% per i tamponi molecolari e dal 15,4% al 16,5% per gli antigenici rapidi. ‘Sul fronte degli ospedali- afferma il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti- calano i ricoveri in area medica (-6,9%), mentre appaiono sostanzialmente stabili quelli in terapia intensiva (+1,6%)’.

In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 novembre, sono scesi a 304 il 30 dicembre per risalire a quota 319 il 5 gennaio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 7.716 il 5 gennaio. Al 5 gennaio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 12,1% in area medica (dal 4,5% della Valle d’Aosta al 28,5% dell’Umbria) e del 3,2% in area critica (dallo 0% di Molise e Valle d’Aosta al 6,9% della Calabria). ‘In lieve aumento il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva- sottolinea Mosti- con una media mobile a 7 giorni di 36 ingressi/die rispetto ai 33 della settimana precedente’.