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Federconsumatori

L'inflazione galoppa: quasi 3mila € in più a famiglia e 2mila per un single

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 17 gen 2023 17:47 ~ ultimo agg. 17:49
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2.885 euro in più rispetto al 2021 per una famiglia composta da 3 persone e 1.782 in più per un single. Sono dati impressionanti quelli che emergono dall’osservatorio Federconsumatori Rimini alla luce dell’aumento dell’inflazione. Il + 11,2% su base tendenziale annua registrato a dicembre ha permesso di avere il dato medio finale del 2022 che vede Rimini attestarsi sul +8,1% (+8,4% per il contesto regionale e +8,1% a livello nazionale) con un andamento dei prezzi che non si registrava dagli anni ’80. Sono stati i beni energetici, nel corso dell’anno, a fare da traino con una crescita media del 37,4% per la divisione “Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili”. Maggiormente penalizzate le famiglie più fragili (ad esempio nuclei con capofamiglia disoccupato oppure famiglie unipersonali con componente anziano) per le quali l’inflazione ha avuto una dinamica più accentuata con un incremento assoluto della spesa annuale proporzionalmente superiore a quanto rilevato per il complesso delle famiglie.

Una inflazione che si mangia due stipendi” commenta il presidente di Federconsumatori Rimini Graziano Urbinati. “Il modesto decremento dell’ultimo mese non cancella di certo il segno di una inflazione elevatissima stabile a due cifre da diversi mesi – prosegue –, che ha fatto e sta facendo scempio dei redditi da lavoro e da pensione: aumenti generali ed energia si mangiano due stipendi. Tutto questo mentre i salari nell’ultimo decennio hanno perso il 10% del loro valore, dilaga il lavoro
precario e la media delle pensioni in provincia è di 800 euro. In questo contesto la diffusa percezione che l’inflazione reale sia superiore a quella rilevata da ISTAT si fa strada. Una percezione supportata da alcune evidenze, come quella relativa all’enorme incremento dei costi della spesa alimentare, ben oltre i numeri dei rapporti, sia nelle grandi strutture che in quelle tradizionali e in forma più marcata, nei discount“. Urbinati definisce il 2022 “l’anno della forbice delle diseguaglianze, che continua ad allargarsi. Perché siamo di fronte ad una inflazione selettiva, che colpisce soprattutto le famiglie, le persone già deboli ed il ceto medio, sempre meno medio con l’ascensore sociale che ha iniziato a scendere da tempo. Una inflazione diseguale, perché mentre crescono i distacchi delle utenze per morosità, le richieste di rateizzazione delle bollette, è triplicata la richiesta di aiuti, crescono gli utili delle aziende che operano nei settori dell’energia, dei farmaci, della grande distribuzione. crescono i consumi di lusso, dall’abbigliamento alle vacanze, e precipitano, per quantità e qualità, quelli della famiglia media. Si riduce anche l’attenzione alle cure mediche, a partire da quelle odontoiatriche. E’ evidente che senza un rapido recupero del potere dei redditi medi e bassi la condizione non potrà che peggiorare, specie se continueranno iniziative pessime, come il ripristino delle accise sui carburanti. Questa terribile crisi continuerà a lungo, e sta portando conseguenze drammatiche anche per il tessuto sociale della nostra provincia“.
Già dalla scorsa estate Federconsumatori Rimini – continua Urbinati – ha chiesto invano ai rappresentanti locali dello Stato, agli amministratori, alle forze sociali ed economiche, un tavolo di concertazione e un osservatorio volto ad esaminare, studiare e contrastare gli incrementi ingiustificati di prezzi e tariffe. Rinnoviamo la richiesta, perché si apra al più presto un confronto sulla condizione economica della nostra provincia, oltre che sugli effetti dell’inflazione sulla parte più debole di famiglie e cittadini per intervenire con misure coordinate su tutto il territorio” conclude il presidente Federconsumatori.