In Irlanda vino pericoloso per la salute. Dal riminese la difesa del 'vino di qualità'
La Commissione UE, nonostante il voto contrario del parlamento Europeo, ha autorizzato l’Irlanda, a imporre sulle bottiglie di vino e birra etichette che ne denunciano la pericolosità per la salute. Per la senatrice Domenica Spinelli, vicesindaco del Comune di Coriano con delega alle attività economiche, “In questo modo il rischio è di far passare l’idea che il vino provochi gli stessi risultati per la salute di distillati ad altissima gradazione o anche che sia meglio utilizzare bevande iper processate prodotte da poche multinazionali. Difendere la qualità dei nostri prodotti è per noi un dovere”; “salvaguardare i vini prodotte sulle colline romagnole e nello specifico nelle terre di Coriano, e con essi l’economia e i posti di lavoro prodotti da tale filiera è non solo opportuno ma un dovere. La misura della Commissione della Unione Europea di autorizzare l’Irlanda a porre sulle bottiglie di vino etichette che ne denunciano la pericolosità per la salute è un fatto gravissimo. Pensiamo a quanto e come questo provvedimento andrebbe a colpire un prodotto d’eccellenza come il vino italiano e locale. Una misura che rappresenta un attacco diretto all’Italia, principale produttore di vino al mondo, e ai suoi tantissimi produttori”.
Sulla questione interviene anche l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi: “È grave che un Paese membro dell’Unione europea come l’Irlanda abbia disposto una vera e propria discriminazione verso un prodotto con una storia e una tradizione come il vino, attraverso un’etichettatura che di fatto evidenzia un allarme sanitario per i cittadini che ne fanno uso”.
“Siamo tutti d’accordo– prosegue l’assessore- nel consigliare un consumo moderato e consapevole dei prodotti enologici, ma con questo provvedimento si paragona la pericolosità del vino al fumo. La nostra Regione è la quinta in Italia per superficie vitivinicola, e la terza per la produzione in ettolitri. Il vino è una ricchezza economica, culturale e di tradizione, che vogliamo difendere come emiliano-romagnoli e come italiani. La caccia alle streghe sui nostri prodotti di alta qualità è inopportuna e fuorviante”.
Mammi ricorda la risoluzione approvata pochi mesi fa dal Parlamento europeo che escludeva avvertenze di natura sanitaria sul vino; disposizione che la Commissione europea non ha preso in considerazione, permettendo il via libera all’Irlanda.
“Ci opporremo in ogni sede e presso il Commissario europeo a questo tipo di provvedimenti– conclude Mammi- perché sono penalizzanti per il nostro territorio e per le nostre produzioni; auspico che il Governo italiano, a sua volta intervenga, per far valere ragioni oggettive sull’inopportunità di questa decisione, che tollera un’informazione non corretta”.