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piattaforma del Ministero

Dal PNRR un fondo di 1,38 miliardi per la riqualificazione alberghiera in Italia

In foto: la conferenza stampa
la conferenza stampa
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 25 gen 2023 13:22 ~ ultimo agg. 6 feb 10:06
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Un fondo da 1 miliardo e 380 milioni per interventi che spaziano dalla riqualificazione energetica a quella antisismica, dalla rimozione delle barriere architettoniche al restauro passando per il risanamento, la digitalizzazione, l’acquisto di arredi o la realizzazione di piscine termali. E’ quanto prevede la piattaforma per la misura del PNRR, disponibile dal 30 gennaio, promossa dal Ministero del Turismo e gestita da invitalia, con la partecipazione di ABI e CDP. Obiettivo: favorire la riqualificazione in chiave sostenibile e digitale. Si chiama FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo).

“Nell’ambito del PNRR Turismo – spiega il ministro Daniela Santanchè – abbiamo avviato il Fondo Rotativo Turismo pubblicando la procedura per la ricezione delle proposte da parte degli operatori, che consentirà di realizzare un’importante opera di riqualificazione delle strutture ricettive”. La misura prevedeva uno stanziamento di 180 milioni derivanti dalle risorse PNRR fondi Next Gen EU, ma grazie al lavoro del Ministero è stato integrato con 600 milioni deliberati dal CIPESS, concessi a CDP, ai quali si affiancano prestiti di pari importo e durata erogati dal settore bancario a condizioni di mercato. “Questo – chiarisce la Santanchè – consentirà alle nostre imprese di essere maggiormente competitive e al passo con i continui cambiamenti del settore. Un intervento che testimonia il pieno sostegno del Governo al comparto turistico,che, soprattutto nell’ultimo anno, ha dimostrato di trainare l’economia italiana”.

L’incentivo è previsto nell’ambito del sistema di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, di titolarità del Ministero del turismo. Si rivolge, tra gli altri, ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale. Sono richiesti investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, che puntano sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione, in particolare sulla riqualificazione energetica e antisismica. Altri interventi agevolabili sono: eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, realizzazione di piscine termali, acquisto o rinnovo di arredi. Due le forme di agevolazione: contributo diretto alla spesa, concesso dal Ministero del Turismo, e un finanziamento agevolato, concesso da Cassa Depositi e Prestiti.

Entrambe le agevolazioni verranno concesse sulla base della valutazione dei progetti. Al finanziamento agevolato dovrà essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca che aderisce all’apposita convenzione firmata da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Si prevede, pertanto, un ulteriore apporto di 600 milioni di euro da parte del mondo bancario, pari alla somma stanziata per il finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti, che porta la dotazione complessiva della misura a quasi 1,4 miliardi di euro. Già dal 30 gennaio sarà aperta la piattaforma web sulla quale le imprese potranno scaricare la documentazione. La domanda potrà essere presentata online sul sito di Invitalia dal 1 marzo 2023.