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progetto pilota

Accorpamento in spiaggia al confine nord di Rimini: nuovi servizi e visuale

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 11 gen 2023 14:42 ~ ultimo agg. 15:52
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I bagni 74/A e 75 di Torre Pedrera hanno presentato un progetto pilota approvato nell’ultima seduta dalla Giunta comunale che prevede l’accorpamento dei due stabilimenti, con una rivisitazione delle aree occupate dai manufatti per aprire la visuale verso l’orizzonte del mare.

I due stabilimenti all’altezza dello sbocco verso il mare di via Tolemaide – spiega l’Amministrazione Comunale – presentano oggi la morfologia e l’organizzazione tipica degli stabilimenti balneari che hanno fatto la fortuna della Riviera negli anni Settanta: oggi ci sono  quindi strutture in cemento prefabbricate destinate a spogliatoi, servizi, deposito nell’area intermedia e aree dedicate al gioco e allo sport nella fascia più vicina al lungomare, una disposizione che va a creare una sorta di ‘barriera’ continua che limita la permeabilità visiva verso la battigia.

Col progetto pilota presentato dai titolari dei due stabilimenti si darà una nuova caratterizzazione alla spiaggia, seguendo le indicazioni contenute nel vigente piano dell’arenile: la fascia A (a monte) sarà contraddistinta da una linea sinuosa che consentirà di portare il verde nel cuore dello stabilimento.

Nelle aree verdi troveranno spazio i giochi per bambini e due campi da ping pong, mentre nell’area sabbiosa sarà realizzato il campo da beach volley. Lungo il percorso pedonale saranno posizionate panchine e punti luce a terra con caratteristiche pensate per limitare l’inquinamento luminoso ma capaci di garantire un’adeguata illuminazione  La fascia rappresenta il cuore direzionale ed operativo dello stabilimento, dove troveranno collocazione le strutture di servizio che saranno accorpate in modo da compattare i volumi. Sulla copertura degli spogliatoi è prevista la possibilità di inserire pannelli fotovoltaici o solare termico per la fornitura di acqua calda destinata alle docce. L’area destinata all’ombreggio (fascia C), prevede uno spazio per ogni ombrellone di almeno 18 mq.

“Un progetto coerente nel disegno e nella filosofia con quelli già realizzati negli ultimi anni a Rimini nord, dove grazie spesso alla proprietà privata degli stabilimenti balneari, sono già diversi gli operatori che hanno scelto di investire nella spiaggia anche cogliendo le opportunità e gli stimoli generati dal Parco del Mare – commenta l’assessora al Demanio Roberta FrisoniDal 2018 ad oggi da Rivabella a Torre Pedrera sono stati almeno otto i progetti che sono stati avviati e completati, tra accorpamenti e singoli stabilimenti, coinvolgendo una dozzina di spiagge e ci sono almeno altri cinque in fase di istruttoria, pronti a partire, in particolare (ma non solo) nella zona nord. Un dinamismo – sottolinea ancora l’assessora Frisoni – che testimonia che c’è la predisposizione da parte di molti operatori di scommettere sulla rigenerazione del prodotto balneare, seguendo le nuove esigenze dei fruitori e la nuova attenzione alla sostenibilità, all’ambiente e al benessere. Uno sviluppo inevitabilmente frenato però dall’incertezza che oggi regna sull’intero comparto, per via dell’infinito gioco di rimpalli e rinvii sulle concessioni demaniali che finisce per danneggiare tutti”.

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