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“Tumore Ovarico. Manteniamoci informate!” Tappa a Rimini per la campagna di sensibilizzazione

la campagna sul tumore ovarico

Si è svolto oggi pomeriggio al museo della città di Rimini, il convegno aperto al pubblico “Tumore Ovarico. Manteniamoci informate!”, a Rimini le donne informano le donne su sintomi e diagnosi, test genetici, cure personalizzate e chirurgia nei Centri di riferimento. Circa 325 nuovi casi di tumore ovarico all’anno registrati in Emilia-Romagna, dei quali 63 nella sola Romagna; diverse centinaia le donne romagnole che convivono con la patologia e oltre 40 pazienti prese in carico ogni anno presso l’Ospedale Infermi di Rimini, uno dei Centri di riferimento regionale.

L’obiettivo è informare le donne romagnole su aspetti consolidati e novità nel tumore ovarico: la conoscenza dei sintomi, la terapia di mantenimento basata sui PARP-inibitori, la chirurgia specialistica che deve essere effettuata nei Centri di riferimento, l’accesso e la conoscenza dei test genetici per le mutazioni BRCA 1 e 2.

Il convegno sarà il tema della prossima puntata di “Tutta salute” in onda martedì 13 dicembre alle 20:35 su icaro tv canale 18.

Ogni anno oltre 130 pazienti vengono prese in carico presso il Centro d’eccellenza di Ginecologia Oncologica dell’Ospedale Infermi di Rimini e possono avvalersi del supporto di Associazioni pazienti come LOTO attive da molti anni sul territorio emiliano romagnolo. Invitare le donne e le pazienti romagnole a informarsi sul tumore ovarico, uno dei più aggressivi tumori
femminili, e sulle novità rispetto alla diagnosi, ai test genetici, alle cure personalizzate, alla chirurgia e alle terapie di mantenimento è l’obiettivo di “Tumore Ovarico. Manteniamoci informate! Da donna a donna”. Di anno in anno, infatti, sono sempre di più le cose da conoscere sul tumore ovarico: terapie di mantenimento che aumentano il tempo libero da malattia e sono efficaci su tutte le pazienti che rispondono al platino, con o senza mutazioni; test genetici – somatico e germinale – che permettono di rilevare le mutazioni BRCA 1 e 2 e di accertarne il carattere ereditario, per attivare sorveglianza e prevenzione sui familiari delle pazienti; chirurgia sempre più precisa e specialistica; la conoscenza dei sintomi, che può accelerare il percorso diagnostico e l’iter terapeutico di un tumore che è oggi la prima causa di morte tra le neoplasie ginecologiche.

La donna con sospetto tumore dell’ovaio entra in un percorso diagnostico-terapeutico piuttosto lungo e complesso, indirizzata al Centro di eccellenza dal suo ginecologo. Mancano ancora oggi screening che permettono di individuare precocemente l’insorgenza della neoplasia; pertanto, solo l’ecografia intravaginale eseguita preventivamente almeno una volta l’anno dopo i 50 anni può aiutare a scoprire per tempo il tumore.
Al convegno sono intervenuti: Federico Spelzini, Direttore Ginecologia e Ostetricia Ospedale Infermi di Rimini – Davide Tassinari, Direttore Oncologia Ospedale Infermi di Rimini – Marco Stefanetti, Responsabile Ginecologia Oncologica Ospedale Infermi di Rimini – Valentina Arcangeli, Genetista Medico IRST di Meldola –Sandra Balboni, Presidente LOTO Onlus: «La nostra Associazione pone sempre le pazienti al centro dell’accoglienza, dei progetti e delle iniziative – commenta – Ci sono diverse aree di intervento nella missione di LOTO: informazione, sensibilizzazione, sostegno alla ricerca e alle pazienti. Grazie agli sportelli di accoglienza e orientamento, alle borse di studio ai giovani ricercatori, alle attività di supporto come yoga, training, nordic walking, meditazione, cucina salutare, sessioni di make-up, musicoterapia, lanaterapia, servizi di estetica e trattamenti olistici rilassanti cerchiamo di essere il più possibile accanto delle donne e di accompagnarle lungo il percorso di cura. Offriamo anche un supporto psicologico all’interno degli ospedali sia in presenza che da remoto».
Federica Rosati, Dirigente Medico I livello Ginecologia e Ostetricia Ospedale Infermi di Rimini, Marta Rosati, Dirigente Medico Oncologia Ospedale Infermi di Rimini.

In chiusura anche la toccante testimonianza di Roberta Zinno, una donna operata di tumore alle ovaie dal team dell’ospedale Infermi 12 anni fa. Oggi la sua testimonianza aiuta tante donne ad affrontare il lungo percorso verso la guarigione.
Con consigli ed esperienze “da donna a donna” la campagna di sensibilizzazione “Tumore Ovarico. Manteniamoci informate!”, ideata e realizzata da Pro Format Comunicazione e Mad Owl in collaborazione con le Associazioni aBRCAdabra onlus, ACTO, LOTO e Mai più sole e sponsorizzata in esclusiva da GSK.
Attività, risorse e contenuti della campagna sul sitla campgo www.manteniamociinformate.it