Indietro
menu
Cattolica, incognita è Pnrr

Scuola Repubblica: cantiere nel 2023, classi trasferite a Filippini e Torconca

In foto: un rendering della nuova Scuola Repubblica
un rendering della nuova Scuola Repubblica
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 6 dic 2022 13:48 ~ ultimo agg. 15:47
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 4 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sarà una scuola a consumo quasi zero la nuova scuola Repubblica di Cattolica che, come noto, resterà nella sua attuale collocazione e non traslocherà come invece previsto dal progetto della precedente amministrazione Gennari. La sindaca Franca Foronchi, in un incontro pubblico al centro polivalente, ha spiegato come la scuola resterà anima del quartiere e in connessione con esso. Potrà ospitare due cicli didattici, avrà un auditorium ed una palestra di 200mq a doppia altezza, che potranno essere usati anche dalla comunità con specifici ingressi. La mensa sarà al piano terra con la possibilità di pranzare anche all’esterno. Nel giardino ci saranno gradinate che sfrutteranno gli attuali dislivelli per formare un anfiteatro. E poi orti, playground e zone per l’insegnamento all’aria aperta. Il costo è stimato in circa 7 milioni: 2,2 dal Pnrr, 900mila dal Gestore Servizi Elettrici, quasi 800mila euro di avanzo di bilancio, 1,4 milioni di entrate straordinarie SIS e un mutuo da quasi 1,7 milioni. Durante l’intervento, ha spiegato la sindaca, gli studenti saranno ospitati rimodulando gli spazi delle scuole Filippini e Torconca. “Abbiamo fatto una serie di considerazioni – sono le parole della Foronchi – e dopo aver preso in considerazione l’utilizzo di moduli, la cui reperibilità è risultata complessa ed il costo del noleggio lievitato tantissimo negli ultimi mesi, abbiamo concordato con la Dirigente scolastica di poter sfruttare e rimodulare per un periodo transitorio l’utilizzo di alcuni spazi della scuola Filippini ed, in minor parte, anche di Torconca

L’obiettivo dell’amministrazione è quello di partire con i lavori nel 2023, alla fine dell’attuale anno scolastico. L’unica incognita è legata all’arrivo dei fondi Pnrr. “La nostra volontà è di per poter appaltare e partire il prima possibile con i lavori, l’obiettivo resta quello di dare avvio al cantiere nel 2023, fermo restando l’arrivo del finanziamento PNRR”, ha concluso la sindaca.

Il comunicato stampa

Si è svolto ieri pomeriggio, presso il Centro Culturale Polivalente, l’incontro pubblico per la presentazione alla cittadinanza del progetto della nuova Scuola Repubblica. Un momento di condivisione con la comunità che ha visto al tavolo dei relatori la Sindaca, Franca Foronchi, l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Federico Vaccarini, il Dirigente ai Progetti Speciali Baldino Gaddi, il Responsabile unico del procedimento, Carlo Palmerini, Responsabile unico del procedimento, ed i progettisti dello studio Mynd Ingegneria srl di Pianoro (Bologna).

“Un progetto al quale teniamo in particolar modo – ha detto in apertura la Sindaca Foronchi – e che ha caratterizzato la campagna elettorale, un punto fermo del programma. Costruire sul costruito e pensare la scuola quale creatrice di legami sociali all’interno di un quartiere, queste sono le basi principali per le quali abbiamo portato avanti la scelta che il nuovo edificio si ricostruisse nello stesso luogo”. La Prima cittadina ha preso in considerazione anche i dati i dati riportati dall’ultima Legge di bilancio secondo cui, a causa della denatalità, la scuola italiana perderà un milione e 400mila studenti entro il 2034. “Questo, quindi, ci prospetta che nel prossimo futuro si parlerà meno di grandi edifici, di poli scolastici, e che saranno sempre più a misura delle esigenze del territorio, sostenibili e moderne”, ha sottolineato la Sindaca.

“La scuola Repubblica – ha ribadito l’Assessore Vaccarini – è e rimane l’unica scuola primaria pubblica al di sotto della ferrovia, in quartiere densamente abitato, in cui bambine e bambini vi si possono recare a piedi. È vicina a due scuole dell’infanzia, agli altri servizi comunali culturali ed educativi che possono essere facilmente raggiungibili”. Un elaborato ben strutturato, quindi, che porterà ad una scuola capace di dialogare con il territorio circostante, con la Piazza della Repubblica e con il quartiere nel quale da sempre è stata ubicata. “Questo è il contesto da cui siamo partiti per il processo di coinvolgimento e confronto sulla realizzazione della nuova scuola Repubblica con la Dirigente scolastica, con il personale docente, membri del Consiglio di Istituto, personale ATA, genitori ed alunni stessi”. Dopo questi confronti, sono arrivate ulteriori spunti ed idee che hanno portato alla stesura del progetto esecutivo.

Il principio ispiratore è quello della sostenibilità, sarà una struttura nZEB (acronimo di nearly Zero Energy Building), quindi a consumo quasi zero dal punto di vista energetico. La nuova scuola Repubblica avrà al suo interno la possibilità da ospitare due cicli didattici, aule esposte a sud ed est con uscita all’esterno. Previsti un auditorium ed una palestra di 200mq a doppia altezza, che potranno essere utilizzati anche dalla comunità grazie alla presenza di specifici ingressi. La mensa sarà posta al piano terra con ampie vetrate e darà anche la possibilità di pranzare all’esterno. Il giardino avrà delle gradinate che sfrutteranno gli attuali dislivelli per formare un anfiteatro. La copertura calpestabile sarà uno spazio polifunzionale didattico con orti, playground e zone per l’insegnamento all’aria aperta con una copertura in pergolato dove saranno presenti pannelli solari.

Uno degli elementi di novità emersi dall’incontro è quello dello ricollocazione transitoria delle classi durante i lavori. “Abbiamo fatto una serie di considerazioni – ha spiegato la Sindaca – e dopo aver preso in considerazione l’utilizzo di moduli, la cui reperibilità è risultata complessa ed il costo del noleggio lievitato tantissimo negli ultimi mesi, abbiamo concordato con la Dirigente scolastica di poter sfruttare e rimodulare per un periodo transitorio l’utilizzo di alcuni spazi della scuola Filippini ed, in minor parte, anche di Torconca”.

Attualmente, a coprire i costi della realizzazione della nuova scuola, stimati in circa 7 milioni di euro, sono previste quattro linee di finanziamento: contributi pubblici PNRR (2.248.702,92 euro) e privati (900mila euro da G.S.E. Gestore Servizi Energetici), una quota di avanzo libero dal bilancio comunale (773.749,08 euro), stanziamento di bilancio da entrate straordinarie SIS (1.387.548 euro) ed accensione di mutuo (1,69 milioni di euro).

“La nostra volontà è di per poter appaltare e partire il prima possibile con i lavori, l’obiettivo resta quello di dare avvio al cantiere nel 2023, fermo restando l’arrivo del finanziamento PNRR”, ha concluso la Sindaca Franca Foronchi.