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compagnie nel mirino

Anche il telefono rincara. Federconsumatori: su caro prezzi serve tavolo provinciale

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 3 dic 2022 12:26 ~ ultimo agg. 12:32
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Wind Tre e Tim sono i primi ad annunciare l’applicazione degli aumenti automatici alle tariffe in base all’andamento dell’inflazione. Lo ricorda Federconsumatori di Rimini che denuncia: “In un momento in cui si assiste all’aumento esponenziale dei prezzi della maggior parte dei prodotti, con conseguenti rinunce e modifiche dei consumi, persino nell’ambito dei generi di prima necessità, come quelli energetici ed alimentari, ricordiamo che nella nostra provincia le famiglie riminesi gli aumenti del carrello della spesa nel mese passato aveva già ha superato il 13 %, le compagnie telefoniche pensano bene di aggiungere un ulteriore elemento di criticità ai bilanci delle famiglie. Sia TIM che WindTre hanno infatti confermato l’aumento delle tariffe in base al tasso di inflazione, come richiesto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni durante l’estate”.

Il passato, per Federconsumatori, insegna a tenere alta la guardia: “Non vorremmo rivivere quanto accaduto qualche anno fa con la fatturazione a 28 giorni, con le aziende del settore che, una dopo l’altra, decidono di mettere in atto una vera e propria forzatura per massimizzare il più possibile i profitti, senza tenere in alcuna considerazione le esigenze e i diritti della clientela. Considerando quanto si è rivelata tormentata la vicenda della periodicità delle bollette – su cui le compagnie sono sì state costrette a tornare sui propri passi ma in merito alla quale gli utenti coinvolti hanno dovuto affrontare un vero e proprio calvario per ottenere i rimborsi – non vorremmo trovarci di nuovo in una situazione analoga. Abbiamo altresì rilevato che ad oggi le informazioni sugli aumenti tariffari presenti sui siti web delle aziende coinvolte sono fortemente fuorvianti e lacunose e abbiamo pertanto sollecitato le compagnie ad apportare immediatamente le necessarie modifiche”.

Federconsumatori chiede con la massima urgenza un tavolo di confronto con l’Autorità a cui partecipino anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e le maggiori compagnie di telecomunicazioni, “in modo tale da poter individuare una soluzione rispettosa dei diritti dei consumatori dando priorità assoluta alle esigenze del cittadino”.

Per quanto riguarda le misure per fronteggiare il caro prezzi sul fronte locale, “stiamo assistendo a risposte diversificate e insufficienti da parte dei singoli comuni, pertanto come Federconsumatori Rimini rilanciamo la necessità di definire un tavolo ed un comitato di sorveglianza prezzi provinciale al fine di monitorarne gli andamenti e contrastare i fenomeni di speculazione e determinare ove necessario, fattivi strumenti ed intervento in ordine alle criticità di determinate fasce di popolazione”.

Nel frattempo, Federconsumatori Rimini “continuerà a prestare la massima attenzione alla situazione e nel caso di comportamenti scorretti o illegittimi procederemo ad intervenire nelle sedi e con le modalità opportune”.