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venerdì 19 aprile 2024
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Calcio Serie C

Reggiana-Rimini, Gaburro: "Questa partita è un test non per il risultato"

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
ven 25 nov 2022 12:05 ~ ultimo agg. 26 nov 15:40
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Esame capolista per il Rimini, impegnato sabato (calcio d’inizio alle ore 17:30, diretta su Radio Icaro) al “Città del Tricolore” di Reggio Emilia. Le Reggiana è sola in vetta alla classifica con 27 punti, frutto di otto vittorie, tre pareggi e tre sconfitte, contro i 22 punti dei biancorossi, che a Macerata, contro la Recanatese, ha ritrovato la vittoria, che mancava da cinque turni.

“Penso che questo campionato finora abbia abbastanza chiarito che ogni partita può essere probante – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Marco Gaburro -. Quindi siamo contenti di fare una trasferta su un bel campo perché il campo della Reggiana forse è uno dei più belli, se non il più bello, del girone, dove si può giocare a calcio, dove c’è ampiezza, dove squadre che cercano giocate le possono trovare, e questo sicuramente è un aspetto positivo, un po’ in contrasto rispetto all’ultima trasferta. Quindi da questo punto di vista sarà una situazione completamente diversa, dobbiamo essere bravi a capire la partita, a dare il massimo, a spingere, a raccogliere tutto quello che si può raccogliere perché poi il nostro obiettivo è sempre quello di ottenere il massimo, ci sono anche gli avversari, dobbiamo vedere che partita diventa perché poi ogni domenica ci sono situazioni nuove”.

Sulla Reggiana. “È un avversario sicuramente evoluto dal punto di vista tattico. Una buona squadra, un’ottima squadra dal punto di vista individuale, come lo sono altre che abbiamo sempre citato come favorite di questo campionato. Loro rispetto alle altre hanno un impianto di gioco molto più collaudato, un affiatamento che si vede deriva comunque da un percorso, e anche dell’anno scorso, dai giocatori che sono rimasti e che hanno trasmesso. È una squadra che ha delle idee, poi dipende tanto da che partita fai te, da quanto permetti loro di tirar fuori queste idee. Però sicuramente è una squadra organizzata, è una squadra che interpreta bene tutte e due le fasi, con delle ottime individualità”.

Attacco ancor più decimato del solito. “Abbiamo recuperato Haveri, però mancherà ancora Rosso, Mencagli ovviamente è ancora fuori, poi mancheranno anche Allievi e Gabbianelli. E Santini squalificato. Allievi e Gabbianelli si sono infortunati durante l’allenamento”.

Come va la Reggiana in casa? “Ha sempre vinto, ha fatto un pareggio e una sconfitta. Non mi sembra fatichino. Secondo me loro non soffrono le squadre chiuse, soffrono le squadre che gli giocano dentro e che hanno personalità. Se fai fare la partita a loro secondo me la chiave per fare gol la trovano perché hanno troppe soluzioni. Io li ho visti un po’ in difficoltà nelle partite in cui hanno trovato squadre che gli muovevano palla, che facevano le cose fatte bene. Non soltanto nel caso del Fiorenzuola, ma anche in altre situazioni in cui poi loro hanno vinto, ma che hanno sofferto durante la partita il gioco degli avversari. Penso sia una squadra che se gli lasci l’iniziativa ha troppi colpi per non farti male. Se sei bravo e riesci a far tu le cose fatte bene possono andare in difficoltà in certe cose, poi chiaramente dipende da quanto bene le fai te e quanto sono in giornata loro”.

Chi può giocare di fianco a Vano in attacco? “La seconda punta la può fare Sereni e la può fare Accursi. Questo per quanto riguarda gli attaccanti puri, poi abbiamo anche Eyango che può giocare sotto punta”.

Lo Duca con la Primavera biancorossa. “Lo Duca è recuperato, però gioca con la Primavera domani”.

Ancora sulle assenze in avanti. “Non abbiamo tutti i giocatori a disposizione, però sono anche fiducioso che quelli che ci sono possano far bene. È evidente che sulla nostra rosa che magari conta su un certo numero di giocatori offensivi in questo momento ce ne sono fuori parecchi, e quindi è evidente che abbiamo qualche freccia in meno davanti. Dobbiamo cercare di fare bene con chi gioca e cercare di fare altrettanto bene con gli altri elementi perché mi pare di vedere che si possa far gol anche con i centrocampisti, anche con i difensori, l’importante è che la squadra lavori da squadra”.

Preoccupato per i tanti infortuni? Una casualità? “Non credo tante alle casualità io. Però non sono recidive, sono infortuni su punti diversi, dipende da tanti aspetti. Però io non credo tanto nella fortuna su queste cose, penso che ci siano tanti aspetti che incidono e in qualche individualità sicuramente quest’anno siamo incappati in qualche infortunio di troppo, per come la vedo io”.

Il Rimini giocherà come nelle ultime settimane. “L’assetto tattico non cambia, anzi abbiamo approfondito molto determinate cose. A prescindere da chi c’è, l’assetto è quello, dopo chi sta meglio gioca. Questo deve essere secondo me in una squadra di calcio”.

Nello schierare l’undici iniziale penserà anche alla gara di martedì sera con l’Imolese? “Non faccio calcoli, nel senso faccio giocare chi vedo meglio ed è più adatto a questa partita, cercando di dare il massimo, poi vediamo come usciamo dalla partita e ragioniamo su martedì. È ovvio che sulle tre partite qualcosa si spalmerà, però questo in conseguenza a come va la prima partita, a come se ne esce, cioè senza far calcoli prima”.

Cambierà qualcosa rispetto alla squadra schierata a Macerata? “Rispetto a Recanati qualcosina cambiamo. Un po’ di continuità ci sta, secondo me la squadra ha fatto un buon primo tempo, e una buona gara di sofferenza nel secondo. Recanati è stata una tappa, ma abbiamo un percorso dietro. Ci sono dei giocatori che sono validi anche se non hanno giocato a Recanati, noi dobbiamo stare tutti sul pezzo e tutti devono aspettarsi di giocare e dare il massimo, se entrano, se partono, a Recanati qualcuno è entrato a inizio secondo tempo e ha fatto un ottimo secondo tempo. La squadra deve essere così secondo me”.

Quello con la Reggiana è uno scontro che può svelare il reale valore di questo Rimini? “Secondo me la partita con la Reggiana è un test non per il risultato, perché se noi andiamo a vedere alcuni risultati che abbiamo fatto contro squadre di livello abbiamo fatto risultati importanti, però abbiamo sofferto tanto durante la partita, un po’ troppo secondo me. Il risultato dipende da tante cose e noi cerchiamo di farlo pieno, però secondo me conta tanto che tipo di partita fai, cioè come esci dal campo, che sensazioni hai, quanto lasci giocare l’avversario, quanto riesci a metterlo in difficoltà, queste cose qua secondo me all’inizio della stagione su quel tipo di campi non siamo riusciti sempre a farle al meglio, eravamo anche all’inizio, quindi è stato meglio vincere quelle partite anche stringendo i denti. Adesso che arriva una partita di questo tipo dopo un mese e mezzo rispetto a quelle partite là cercare di verificare quello che riusciamo a fare oggi rispetto ad allora”.

Al “Città del Tricolore” si vedrà un Rimini più prudente? “Non è nel nostro modo di vedere le due fasi. Cioè noi secondo me siamo una squadra equilibrata dal punto di vista del campo che concede, dell’aggressività, non siamo una squadra estremista, né che gioca a centrocampo né che gioca troppo bassa. Noi dobbiamo portare avanti le nostre cose. La Reggiana è una squadra che se l’attiri nella tua metà campo puoi difendere come vuoi che il gol lo prendi sempre, quindi non è una partita da interpretare in quella maniera. Non lo sarebbe neanche in altri casi. Noi dobbiamo fare la nostra partita, aggredire quando sappiamo e quando possiamo, non farlo quando non ci riusciamo, ma con le nostre idee, a prescindere da tutto, dal fatto che si giochi con la Reggiana o con altre squadre. Dopo tre giorni torniamo in campo in un’altra partita importante in casa e quello che andremo a fare deve essere in continuità con Reggio Emilia, non è che dobbiamo fare cose troppo diverse perché altrimenti poi perdiamo il bandolo della matassa, e invece in questo momento mi sembra che ce l’abbiamo bene chiaro in testa, dobbiamo cercare poi di trasformare questo in prestazioni e in risultati il più possibile evidentemente”.

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