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Come l’acqua

Le donne iraniane si raccontano in cento scatti

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 24 nov 2022 15:35 ~ ultimo agg. 16 dic 17:38
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In occasione della giornata contro la violenza sulle donne, l’Assemblea legislativa della regione Emilia Romagna, ha deciso di dare spazio e voce ai volti della donne iraniane con l’esposizione fotografica Come l’acqua, a cura di Ali Asghar Kalantar, coordinata da Laura Sassi e Fabrizio Fontanelli per l’edizione italiana.

La mostra, inaugurata mercoledì 23 novembre, rimarrà allestita sino a venerdì 2 dicembre.

Ali Asghar Kalantar è il curatore in Iran di questo grande progetto composto da oltre 100 fotografie scattate da donne iraniane che raccontano in modo personale e non istituzionale la condizione della donna in quel Paese. Nella mostra allestita in Assemblea sono esposti circa 60 scatti che invitano a una riflessione sulla battaglia che le donne iraniane stanno combattendo per la loro indipendenza e libertà.

“Si tratta di una mostra significativa – ha sottolineato la consigliera Marilena Pillati – e siamo onorati di ospitare in Assemblea un’iniziativa che porta l’attenzione sulla situazione delle donne iraniane. Insieme al convegno in programma il 3 dicembre vogliamo rimarcare come la violenza, in tutte le sue forme, debba essere condannata e vogliamo unire le tante voci che nel mondo si sono levate per sostenere le donne iraniane, private della libertà. Come Assemblea, unitamente ai centri antiviolenza siamo sempre impegnati per promuovere una cultura di parità e di contrasto alla violenza”.

“Le donne iraniane non sono solo il soggetto di questa mostra ma coi loro scatti propongono uno sguardo sulle loro vite in Iran. – ha aggiunto il consigliere Federico Alessandro Amico – In accordo con la presidente dell’Assemblea Emma Petitti lasceremo un attestato alle donne protagoniste della mostra, a dimostrazione della nostra vicinanza nella loro battaglia contro il regime. Queste donne chiedono libertà e l’affermazione di diritti civili”.

“Le foto esposte -ha spiegato il curatore Fabrizio Fontanelli- sono solo una parte del progetto. Raccontano come vivono le donne in Iran attraverso visioni diverse di un problema comune. Con alcune delle autrici abbiamo perso completamente i contatti. La situazione in Iran è drammatica e dobbiamo tutti renderci partecipi di ciò che sta accadendo”.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, con ingresso libero e nel rispetto delle normative anti Covid vigenti. Info: gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it oppure tel. 051.5275768-5826.

A conclusione della mostra, sabato 3 dicembre alle 10, nella sala polivalente Guido Fanti (viale Moro 50), è previsto un convegno dal titolo “La storia mutevole e vigorosa della donna in Iran”, una conversazione aperta che affronta il ruolo della donna in Iran dai primi del Novecento ai giorni nostri, con tutte le sue complessità. Dopo i saluti della presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti, interverranno: Federico Alessandro Amico (presidente della commissione Parità); Faezeh Mardani (dipartimento di Storia culture civiltà – Lingua e letteratura persiana Università di Bologna), Jonathan Ferramola (giornalista). Coordina May Bulletti. Al termine si terrà la visita guidata alla mostra alla presenza delle artiste fotografe.

Venerdì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la torre della Regione al tramonto si illuminerà di arancione come simbolo di un futuro senza violenza.