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Intervento alla camera

Decreto Aiuti. Gnassi (Pd): misure anti merito per Comuni e Enti locali

In foto: Andrea Gnassi
Andrea Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 10 nov 2022 17:57 ~ ultimo agg. 17:58
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È davvero incomprensibile come le misure proposte dagli enti locali e dai comuni di ogni territorio italiano e di ogni parte politica siano state tutte respinte“. Così il deputato riminese del Partito democratico Andrea Gnassi nel suo intervento in Aula sul decreto aiuti-ter. “Ci sono 30 miliardi a disposizione grazie alla virtuosità del governo precedente – ha rimarcato –. Penalizzare e non sostenere i comuni arreca un danno al Paese.” “Stiamo parlando – ha proseguito Gnassi – della bocciatura delle proposte che consentono ai comuni l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare. Si tratta della colletta alimentare, ovvero la spesa che si porta nelle famiglie per coloro i quali non arrivano a fine settimana. E poi ancora è stata bocciata la proposta che dava agli enti locali la possibilità di coprire le maggiori spese derivanti dall’aumento dei prezzi dei materiali di costruzione, anche utilizzando le economie virtuose delle gare che i comuni mettono in campo. E ancora: sono state bocciate proposte che volevano accelerare il rilascio di autorizzazioni, pareri e nulla osta previsti dalla legislazione vigente, da parte di tutte le autorità pubbliche, rispetto a progetti già finanziati del PNRR. Tutte proposte di merito. Quel merito tanto evocato come principio del nuovo Governo.” “Di merito – ha sottolineato Gnassi – perché studiate per far risparmiare al Paese, allo Stato e ai comuni e per spendere meglio le risorse pubbliche.” L’ex sindaco di Rimini si è detto poi “fortemente preoccupato per le sorti del Pnrr: “vogliamo parole chiare e rassicuranti dal governo che non toglierà risorse. Sentiamo dire cose che ci allarmano: che è fuori tempo, che così non va. Basta indugi: ci sono progetti concreti e approvati, progetti che sono stati definiti prima in via preliminare, poi in via definitiva e infine in via esecutiva. Sono progetti che riguardano la scuola, la formazione, i bisogni, le fragilità, che riguardano la possibilità per le imprese di rigenerarsi da un punto di vista del sostentamento energetico. Capisco – ha concluso Gnassi- che governare è diverso dal fare propaganda. Il governo ha deciso di esasperare ideologicamente temi identitari per coprire la debolezza delle proposte presentate. Noi saremo responsabili e voteremo nel merito, dando una mano forte nell’interesse del Paese, ma non diremo una parola di meno di merito, quando vedremo ciò che evidentemente non va bene per il Paese”.

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