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Aggredito a Santarcangelo: ho paura, fa male pensare a cattiveria del branco

Alice Parma ha fatto visita al 33enne (foto tratta da Facebook)

È tornato oggi dai Carabinieri, il 33enne autistico vittima una settimana fa di una aggressione sotto i portici di piazza Ganganelli a Santarcangelo. Il ragazzo, accompagnato dalla madre, ha formalizzato e integrato l’atto di denuncia querela. Da parte della famiglia c’è molta fiducia sul fatto che gli investigatori possano identificare l’aggressore. Il 33enne, molto conosciuto in città e benvoluto da tutti, era stato accerchiato e insultato senza motivo da un gruppetto di sette-otto giovani. Uno di loro l’avrebbe poi colpito con un forte pugno in pieno volto prima di darsi alla fuga con gli amici, lasciandolo sanguinante a terra. Il santarcangiolese, che in un primo momento era stato ricoverato all’ospedale Infermi, ora è tornato a casa. Il violento pugno gli ha causato la frattura scomposta dello zigomo e un grosso ematoma in testa e, con tutta probabilità dovrà essere operato. “In questo momento – dichiara il 33enne – sono felice di essere a casa, ma allo stesso tempo ho paura, cerco di non pensare alla cattiveria del branco che mi ha aggredito, mi fa ancora male. Ricordo che mi ha preso di mira altre volte, ma prima erano solo insulti. Ora pensò solo a stare con mia madre e i miei fratelli ed esco solo accompagnato da loro.

Ieri l’avvocato del ragazzo, Davide Grassi, aveva lanciato un appello: “chiunque abbia visto o si sia accorto di ciò che è successo compirebbe un atto lodevole a presentarsi come testimone dalle forze dell’ordine“.