Ritardi ex Fornace: comune di Riccione fa partire costituzione in mora
L’amministrazione comunale ha fatto partire la costituzione in mora nei confronti dell’impresa che ha ottenuto l’appalto per la realizzazione del Museo del Territorio alla ex Fornace. La ditta, il Consorzio CIRAS di Bologna, ha infatti accumulato un grave ritardo nei lavori rispetto al cronoprogramma che era stato definito. A provvedere è stato l’Ufficio Direzione ai Lavori Pubblici, nella figura dell’ architetto Alessandro Uras, sulla base delle indicazioni del nuovo dirigente Baldino Gaddi. In caso di ulteriore inerzia da parte dell’impresa si potrebbe arrivare alla risoluzione in danno dell’appalto. Il cantiere è fermo da 6 mesi. “L’attuale amministrazione comunale – si legge in una nota -, con l’arrivo dei nuovi dirigenti, ha dunque deciso di affrontare con decisione la situazione ereditata dalla passata amministrazione”.
“Considerando che i lavori devono essere conclusi e collaudati entro giugno 2023, pena la perdita del finanziamento regionale di un milione e 200 mila euro – ha spiegato Simone Imola, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Riccione – abbiamo deciso di procedere alla conclusione del rapporto con la ditta appaltatrice qualora la medesima non si dimostri disponibile a riavviare con celerità i lavori. In caso contrario si provvederà a indire una nuova gara per l’appalto. Con il rischio, in questo caso, di perdere il finanziamento“.
Presto, spiega l’amministrazione, un analogo provvedimento arriverà anche per la scuola di via Panoramica.