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indagato per violenza

Minore con fragilità accusa educatore di abusi

In foto: Il tribunale di Rimini
Il tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 6 ott 2022 17:56 ~ ultimo agg. 7 ott 08:54
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Era un adolescente quando ha raccontato alla madre prima e al padre poi un fatto orribile: l’educatore che lo seguiva privatamente avrebbe abusato di lui. Il professionista era stato chiamato dai genitori del ragazzino, che aveva e ha disturbi dello spettro autistico, affinché accompagnasse loro figlio in un percorso di crescita comportamentale e relazionale. A moglie e marito, che lo reputavano una persona fidata, con una comprovata esperienza alle spalle, è crollato il mondo addosso quando il figlio, qualche anno dopo l’interruzione del rapporto di lavoro, ha raccontato di essere stato abusato proprio dal professionista. Abusi che sarebbero avvenuti nella loro abitazione quando i genitori non c’erano.

Delle accuse rivolte all’indirizzo del professionista, il minore autistico ne avrebbe parlato anche con un insegnante di sostegno. Impossibile ignorare quei racconti, per tutti. Così i genitori dell’allora 14enne (era il 2017) si recarono in una caserma della provincia di Rimini e sporsero denuncia. Il fascicolo aperto per violenza sessuale su minore finì sul tavolo del sostituto procuratore Davide Ercolani, che incaricò un proprio perito di stabilire se il minore fosse in grado di testimoniare. Il parere negativo del professionista spinse il pm a chiedere l’archiviazione dell’indagine, alla quale però il legale della famiglia, l’avvocatessa Giovanna Ollà, fece opposizione.

Ed eccoci a oggi. Dopo cinque anni dalla prima segnalazione e oramai maggiorenne, ieri (mercoledì) la presunta vittima è stata ascoltata in tribunale davanti al giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, in audizione protetta. Preliminarmente, però, il ragazzo era stato sottoposto a nuova perizia questa volta da parte del consulente del Tribunale e dall’esame cognitivo era emerso un autismo a medio e alto grado di funzionamento che lo rendeva idoneo a testimoniare. Così, ieri, in aula ha ripercorso in maniera precisa, seppur con semplicità di linguaggio, gli abusi subiti.

Adesso gli atti d’indagine verranno trasmessi nuovamente al pubblico ministero, che con tutta probabilità eserciterà l’azione penale nei confronti dell’educatore. Che, assistito dagli avvocati Martina Montanari e Diego Pensalfini, ha sempre respinto con forza le infamanti accuse dichiarandosi innocente.