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tanti investimenti fermi

Frisoni su Bolkenstein: siamo in un tempo sospeso, serve chiarezza

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 13 ott 2022 12:35 ~ ultimo agg. 12:35
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Si susseguono al Sun, in corso in fiera a Rimini, incontri in cui si parla del futuro delle concessioni demaniali, in attesa di capire come la direttiva Bolkenstein cambierà le carte in tavola. Tra gli interventi anche quelli dell’assessore al demanio del comune di Rimini Roberta Frisoni: “Il tempo sospeso – ha detto – ferma gli investimenti per migliorare le spiagge. Nessuno o in pochissimi investono senza garanzie. Questo penalizza le città, i luoghi, le località che più hanno investito e stanno investendo sul fronte della modernizzazione”.

C’è poi il grande tema delle tempistiche di applicazione: “i tempi per le amministrazioni locali per definire il percorso che dovrà portare alle evidenze pubbliche si fanno strettissimi“. L’auspicio di interventi da parte del governo chiari e rapidi, dopo aver svolto un confronto serio con regioni e enti locali.

 

Durante le prime due giornate del TTG, sono intervenuta a un paio di convegni in cui ho portato il punto di vista del Comune di Rimini intorno alla ‘vexata quaestio’ del futuro delle spiagge, vale a dire Bolkestein e gare così come prevede la normativa europea. Da parte dell’Ente pubblico gli elementi da rimarcare sono principalmente due: il primo relativo alla pressoché certa possibilità dio programmare interventi di riqualificazione della spiaggia in assenza di un quadro normativo finalmente chiaro, trasparente, né ambiguo né interpretabile. Faccio sempre l’esempio del Comune di Rimini: non vedo quale convenienza abbia la comunità o i turisti nel presentare un lungomare rigenerato e una spiaggia che potrebbe essere ugualmente armonizzata nell’aspetto e arricchita di servizi, a causa della perdurante incertezza ormai ironicamente alla soglia dei 18 anni e dunque dell’età adulta. Nessuno o in pochissimi investono senza garanzie. Questo penalizza le città, i luoghi, le località che più hanno investito e stanno investendo sul fronte della modernizzazione e della rifunzionalizzazione in chiave sostenibile dell’offerta turistica. Secondo aspetto: con la caduta del Governo Draghi, che avevo preso una direzione sul tema nel cosiddetto decreto Concorrenza, i tempi per le amministrazioni locali per definire il percorso che dovrà portare alle evidenze pubbliche si fanno strettissimi. Non c’è ancora alcun decreto attuativo, una piattaforma anche generica di come operare nella definizione dei percorsi amministrativi vista la scadenza disposta dall’autorità giudicante comunque fissata al 31 dicembre 2023, eventualmente prorogabile al 2024. Siamo in un tempo ‘sospeso’ ma il problema del tempo adesso sale obbligatoriamente in cima a tanti altri aspetti. Noi come Comune di Rimini, facendo leva sulle nostre competenze specifiche, possiamo oggi solo portare avanti le linee d’indirizzo del nuovo Piano Spiaggia che interpreti l’innovazione applicata al parco del Mare con la sua proiezione verso l’arenile: sostenibilità, rinaturalizzazione, strutture leggere, spiaggia inclusiva, nuovi servizi per i turisti, migliore qualità. Auspichiamo che si possa instaurare presto un serio confronto tra governo regioni e enti locali sulle questioni relative le concessioni demaniali per dare finalmente certezza al settore e prospettive di investimento.