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La Lega: serve più coraggio

Camini e stufe. Regione pensa a deroga ma ancora niente di deciso

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 11 ott 2022 15:50
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Visto il costo del riscaldamento, la Regione Emilia-Romagna riflette sul via libera all’accensione dei caminetti sotto i 300 metri di quota, ad oggi vietata dall’accordo sulla qualità dell’aria (il comune di Rimini ha però deciso di non imporre il divieto). La richiesta di deroga è stata portata oggi al question time dalla Lega, ma il sottosegretario alla presidenza della Regione Davide Baruffi ha preso tempo. Di sicuro “non può essere una deroga tout-court“, ha sottolineato Baruffi, ricordando che sul tema non si è trovato un accordo tra le Regioni e che in ballo ci sono le misure anti-smog necessarie per evitare anche nuove sanzioni da parte dell’Unione europea. “L’interesse primario da tutelare è quello dalla salute dei cittadini– ricorda Baruffi- devo riconoscere che l’Interlocuzione non ha portato ad una soluzione condivisa, nemmeno tra le regioni“. La Regione “sta valutando a questo proposito misure compensative, tutte dolorose. Ma una proposta penso che la dovremo assumere“. Peraltro, informa Baruffi, di fronte alla grave crisi energetica in corso “anche le imprese ci hanno chiesto di usare altre fonti di energia, diverse da quelle autorizzate“. Il sottosegretario si è rimesso al dibattito in Assemblea legislativa che seguirà alla informativa che farà più tardi il collega alle Attività produttive Vincenzo Colla. “Siamo nel caos più completo e siamo ancora in fase di stallo“, sbotta Massimiliano Pompignoli della Lega, che ha portato il tema in aula. “Siamo di fronte ad una situazione emergenziale– afferma l’esponente del Carroccio- la crisi energetica avanza e una piccola deroga a questo divieto si potrebbe fare, visto che alcuni sindaci tra cui quello di Rimini hanno già deciso in questo senso“. “Vorrei ricordare a questa Giunta – rincara Pompignoli – che a sollecitare tale deroga in virtù del caro energia non sono solo i cittadini, ma anche le imprese e le associazioni di categoria di questa Regione che chiedono di poter utilizzare fonti energetiche alternative per compensare l’aumento delle bollette di luce e gas. Mi sarei aspettato da parte dell’Assessore Priolo più coraggio e maggiore chiarezza. Ci vuole una decisione forte che vada incontro alle richieste delle famiglie e che faccia sintesi tra le esigenze di natura ambientale e quelle dettate dall’attuale crisi energetica.