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Lo dico con un post

Riflessioni a caldo sul voto. I politici locali dicono la loro sui social

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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
lun 26 set 2022 18:00 ~ ultimo agg. 18:38
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Come spesso accade, i social network diventano piazze virtuali per l’analisi politica. E ad affidarsi alle piattaforme virtuali sono anche molti politici e amministratori locali che hanno deciso di commentare le elezioni che hanno segnato la netta vittoria del centro destra. Abbiamo raccolto alcuni post:

Carlo Rufo Spina (FdI): “Il futuro è adesso! Calma, forza e coraggio. La situazione economica è seria, quella energetica disastrosa, quella internazionale inquietante. Occorre lavorare con competenza e abnegazione per traghettare la Nazione fuori da questa lunga notte. Lavoreremo per questo!

Emma Petitti, presidente assemblea legislativa regionale (Pd): “Siamo di fronte ad una dolorosa sconfitta. Vince la destra nel Paese, un risultato pesante per il PD e per la sinistra tutta. Una campagna elettorale difficile che ha portato a un risultato netto e ci obbliga a una riflessione nuova. Il PD però c’è, siamo il primo partito in Regione Emilia-Romagna e a Rimini, un segnale attorno al quale costruire o ricostruire. Un Pd fatto di teste e gambe da cui è importante ripartire, interrogandosi su un destino collettivo che è necessario anche preservare. L’opposizione e il congresso che ha annunciato Letta ci servano per trovare il nostro senso, decidendo in modo chiaro chi vogliamo rappresentare e cosa vogliamo fare ritrovando un’anima. Una riflessione importante, da affrontare con verità e tanta umiltà. Che non deve riguardare qualcuno ma ognuno, nessuno si senta escluso. Perché qui non si tratta di trovare semplicemente un nuovo segretario o segretaria del Pd, si tratta di tornare a rappresentare una comunità di persone che preferiscono astenersi o hanno scelto di non sostenerci più. La lotta alle diseguaglianze esplose negli anni, la questione femminile e giovanile diventino realmente centrali. Ci sono forze democratiche oggi divise che possono essere maggioranza nel Paese e che vanno unite superando subalternità e divisioni, è necessario che il Partito Democratico se ne faccia carico con nuovo impulso”.

Riziero Santi, presidente della provincia di Rimini (Pd): “…c’è da rimboccarsi le maniche, fare un bagno di realismo, di umiltà, abbandonare le personalizzazioni, unirsi e riconquistare così la fiducia degli italiani”. “La ruota gira, in democrazia è giusto così. Adesso tocca a loro pensare al governo del Paese (…a me piace più dire Paese che Nazione). Poi si vedrà. Il centrosinistra ha tempo e modo (se sarà capace) di rigenerarsi e di tornare ad essere competitivo. Per il Pd se congresso deve essere, come ha annunciato Letta, allora si faccia presto e bene. Per fare presto 6 mesi sono troppi (secondo me), mentre per fare bene bisogna che si (ri)parta dai fondamentali, dall’identità, dal programma e dal modello organizzativo. Queste cose si decidono insieme in un percorso impegnativo e partecipato. Non con i gazebi delle primarie fra leaderini, ma con un congresso vero, per tesi. Vedremo.”

Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia):Grazie Giorgia per questa vittoria: Pronti a dare il cambiamento di Governo nell’interesse dell’Italia e degli Italiani, per ritrovare credibilità e fiducia nelle Istituzioni, per rinnovare la politica e promuovere la partecipazione dei cittadini. Pronti a onorare la fiducia degli Italiani!

Stefano Caldari (civico centrodestra Riccione): “Il CDX vince in tutti i comuni della provincia per la prima volta nella storia e tutto cambia molto velocemente! Così a Roma ci va la migliore Romagna e i non eletti paracadutati in opposizione! Si riparte da qui!

Franca Foronchi (sindaca di Cattolica, centrosinistra): “Una sconfitta del centrosinistra diviso, netta, annunciata e inconsciamente insperata. Letta è una brava persona. Punto. Per fare il leader di partito bisogna essere certamente brave persone, ma avere anche carisma e coltivare qualche sogno. Ha sbagliato le alleanze, sicuramente mal consigliato dai suoi.
Non mi permetto di fare grandi elucubrazioni politiche, non ne sarei capace e non mi sono mai piaciuti quelli che hanno soluzioni per tutto, dopo che i fatti sono accaduti.
Faccio solo alcune considerazioni, forse banali, che hanno però la concretezza di chi amministra e si confronta ogni giorno con i suoi concittadini, con le loro esigenze , richieste, con i loro diritti. Tanti gli errori, di tutti guai trovare nel segretario il solo capro espiatorio.
– Sbagliati i candidati. Eclatanti le candidature di Di Maio, Casini , parenti vari e soliti noti nei posti sicuri e non a guadagnarsi i seggi come dovrebbe essere per persone di esperienza e valore.
– Sottovalutati alcuni temi come il lavoro. Sottopagato e sfruttato. Non si può pensare che il lavoro valga per molti solo 800/1000 euro al mese, non lo si può più tollerare.
– Arroganza nel non volere mai essere minoranza. Nel 2018 avevamo perso le elezioni, avremmo dovuto fare opposizione e riflettere, ma le ambizioni dei più non lo hanno permesso e per quel senso di responsabilità, che molti però hanno valutato invece di opportunità, siamo andati al governo.
– Scarsa analisi delle possibili soluzioni della crisi energetica .Gli aumenti delle bollette dell’energia elettrica e del gas porteranno ulteriore povertà, le persone non possono solo lavorare, devono anche vivere la loro vita dignitosamente. Il lavoro da dignità, bisogna aiutare chi è in difficoltà, non legarlo ai sussidi per tutta la vita. Trovo straordinaria l’idea di lavorare meno ore a parità di stipendio, e avere così più tempo libero per noi. Dovremmo fare una sperimentazione come nel Regno Unito.
Senza le ideologie il voto è liquido, cambia velocemente. Anche qui dobbiamo capire quali sono i valori imprescindibili per essere una forza progressista e non fare sconti. Le sconfitte , e questa è una sonora sconfitta, possono portare con se’ il riscatto o l’evanescenza.
Ha vinto Giorgia Meloni, a lei e al centrodestra auguro buon lavoro, perché ne va dell’Italia e degli Italiani e perché “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.”

Raffaella Sensoli (Impegno Civico): “Il risultato uscito dalle urne è netto e deve spingere tutto il centrosinistra a una profonda riflessione. Va ritrovata un’identità chiara che parta da quei valori e da quei programmi che mettano al centro dell’azione politica le reali esigenze del nostro Paese, è da qui che bisogna ripartire. Ci tengo a ringraziare le quasi mille persone a Rimini (e le oltre 3mila in tutto il collegio) che ancora dimostrato stima e fiducia nei miei confronti attraverso il loro voto. Non era scontato. Faccio le mie congratulazioni a tutti gli eletti e auguro buon lavoro al nuovo governo che si formerà, nella speranza agisca sempre e comunque per il bene di tutti i cittadini. Nonostante la vittoria delle forze di destra fosse annunciata da tempo, credo che non sia più rimandabile una profonda valutazione in merito al percorso che tutto il campo progressista vorrà intraprendere. Va ritrovata un’identità chiara, partendo dalla difesa dei diritti civili, dalla tutela di quel tessuto economico su cui si basa la nostra economia e che fa dell’Italia patria di tante eccellenze. Non c’è più tempo per discordie e personalismi, ma va ritrovata un’unità di visione a 360 gradi. Solo così potremo riconquistare quella stima e quella fiducia che oggi gli italiani hanno rivolto altrove.”