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dopo l'adunata a rimini

Nuove denunce contro gli Alpini e controquerele, il caso non si sgonfia

In foto: la sfilata degli alpini sul lungomare (foto Riccardo Gallini)
la sfilata degli alpini sul lungomare (foto Riccardo Gallini)
di Lamberto Abbati   
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mer 14 set 2022 14:53 ~ ultimo agg. 15 set 09:42
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A inizio agosto sono state presentate alla Procura di Rimini una decina di nuove denunce contro gli alpini. Si tratta dei casi più eclatanti e circostanziati raccolti dal collettivo femminista “Non una di meno”, che attraverso il suo legale ha depositato le querele.

Querele per molestie, ma non solo. Infatti, in alcuni casi, la ricostruzione dei fatti non ha ancora trovato una precisa qualificazione giuridica. Andranno svolti degli accertamenti, anche per riscontare da chi siano stati commessi i reati. Al momento infatti le denunce sono contro ignoti, anche se si punta il dito contro le “penne nere”.

Prima di oggi, l’unica denuncia per molestie era quella presentata da una ragazza di 26 anni, che affermava di essere stata accerchiata e strattonata il 7 maggio scorso, in piazzale Fellini, nel corso dell’adunata, da tre uomini con la piuma nera sul cappello. Il caso però è stato archiviato dalla procura “per l’impossibilità di identificare i presunti molestatori”. Nei giorni dell’adunata le attiviste di “Non una di meno” avevano raccontato di aver ricevuto, anche via social, centinaia di segnalazioni di presunte molestie.

L’altro ieri l’Ana, l’Associazione nazionale degli Alpini, era passata al contrattacco querelando chi aveva diffamato il corpo, dipingendo gli appartenenti come ubriaconi e molestatori. Quattro al momento le persone che sarebbero state individuate, tra loro anche un politico del Veneto e un giornalista. Ma altre querele sarebbero in arrivo. Insomma, il caso non si sgonfia.