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estorsione e violenza privata

Mangiano e bevono senza pagare, poi le minacce. Padre e figlio nei guai

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
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gio 15 set 2022 09:02 ~ ultimo agg. 16 set 10:40
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Nel pomeriggio di martedì 13 settembre, gli agenti della Polizia di Stato di Rimini, hanno dato esecuzione alle misure cautelari del divieto di avvicinamento alle vittime e della custodia in carcere nei confronti di padre e figlio, rispettivamente di 73 e 39 anni, originari pugliesi ma da anni residenti a Rimini. Ai due, difesi di fiducia dall’avvocato Mirco Renzi, vengono contestati i reati di estorsione e violenza privata.

L’indagine è nata dalla denuncia di estorsione sporta dal proprietario di una pizzeria al taglio-kebab di Rivazzurra nei confronti del 39enne. Gli agenti, dopo l’identificazione del soggetto, hanno monitorato i suoi movimenti e scoperto che le medesime condotte estorsive venivano perpetrate anche nei confronti del titolare di un bar sempre a Rivazzurra. In base alle testimonianza raccolte dalla Squadra Mobile, è emerso che il 39enne, vantandosi della sua caratura criminale, avrebbe preteso di essere servito e di consumare pasti e bevande senza pagare, minacciando poi di morte i gestori quando cercavano di ottenere il pagamento di quanto dovuto, in alcune circostanze anche armato di coltello a serramanico. Le somme non pagate ammonterebbero a un centinaio di euro per ciascuna delle attività coinvolte.

Per il figlio è stata disposta la custodia cautelare nel carcere di Rimini, mentre per il 73enne, responsabile dei medesimi reati, a volte spalleggiando il figlio ed in altre occasioni presentandosi per consumare da solo, è disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento ad una distanza inferiore di 300 metri dalle parti offese. Sono in corso ulteriori approfondimenti della Squadra mobile su eventuali ulteriori vittime. Domani mattina padre e figlio compariranno davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.