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il 'record' di dati raccolti

L'osservatorio riminese ancora più in alto. Il lavoro di Hypatia finisce su Nature

In foto: Fabio Mortari
Fabio Mortari
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 8 set 2022 11:12 ~ ultimo agg. 16:57
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Un nuovo importante riconoscimento per gli astrofili riminesi Fabio Mortari e Davide Gabellini dell’Osservatorio Astronomico Hypatia. I loro nomi e quello della città di Rimini sono comparsi in un articolo dell’autorevole rivista scientifica Nature dedicato alla ricerca internazionale legata ai blazars, buchi neri con disco di accrescimento. Tecnicamente, il blazar è un particolare nucleo galattico attivo alimentato da materiale che cade in un buco nero supermassiccio situato al centro di una galassia.

Il riconoscimento di un lavoro lungo e complesso che Fabio Mortari ripercorre per noi: “Il percorso è partito quando abbiamo registrato un aumento di luminosità di questo nucleo galattico distante 900 milioni di anni luce da qua, nel 2020. In quel periodo io, insieme ad altri telescopi della collaborazione, abbiamo osservato un aumento improvviso della luminosità che ha generato un telegramma astronomico legato al record, non si era mai visto cosi luminoso prima di allora. Il giorno dopo il telescopio Fermi-Lat, un telescopio spaziale della Nasa operante in infrarosso, allertato da questo telegramma ha ripreso l’evento. In seguito l’università di Boston ha individuato nei dati un comportamento specifico del centro del nucleo galattico, riguardante i getti di plasma”.

il ‘record’ di dati di Hypatia

Tra quelli citati dall’articolo di nature, l’Osservatorio Hypatia è tra l’altro quello col più alto numero di dati raccolti. “Hanno chiesto alla collaborazione i nostri dati, e Hypatia ne aveva prodotti ben oltre 4.000! A gennaio 2022 hanno terminato di formulare la loro ipotesi, a Febbraio 2022 è stato spedito l’articolo a Nature, a Marzo è iniziata la peer review durata ben 4 mesi. I reviewer hanno quindi ritenuto congruo ciò che è stato osservato e hanno deciso di pubblicare l’articolo addirittura in forma cartacea”.

Avevamo già incontrato Fabio per farci raccontare la sua attività, nata dalla passione ma fatta anche di impegno, costanza e sacrificio. Oggi premiati con questa soddisfazione: “Io sono seduto sul tetto del mio universo di astrofilo. Non c’è niente di piu alto che io possa fare, niente di piu prestigioso. E’ un risultato a cui molti professionisti non riusciranno ad ambire, ed esserci arrivato con la sola forza della passione è sconvolgente. Sia io che Davide Gabellini siamo increduli, abbiamo messo un piccolo ma solido mattoncino nella comprensione dell’universo a livello internazionale”.

Fabio ci aveva raccontato anche la preoccupazione per il futuro della sua attività, una piccola struttura privata, alla luce – è proprio il caso di dirlo – della sua collocazione: di fronte al comparto dell’ex Corderia di Viserba e poco distante dalla zona turistica del lungomare. L’ex Corderia è rimasta per decenni in stato di abbandono, con un’assenza di illuminazione che permetteva di avere condizioni ideali per l’osservazione col telescopio. Ora invece sono i partiti i lavori per il nuovo, importante insediamento edilizio che ovviamente cambierà le cose in termini di illuminazione, aggiungendosi alla vicinanza alla zona balneare. Un aspetto che comunque deve rispondere a criteri definiti da normative ufficiali: “Dopo che l’area pari a un raggio di 15 km è stata dichiarata protetta dalla regione come area di particolare protezione dall’inquinamento luminoso, non abbiamo visto diminuire le luci ma siamo in estate ed essendo una città legata al turismo è normale che sia cosi. Vedremo per l’inverno come procederà e soprattutto vedremo che tipo di strategia il Comune adotterà per limitare sensibilmente i consumi di energia elettrica e i danni per l’ambiente che l’inquinamento luminoso produce”.

L’intervista a Fabio Mortari dello scorso novembre: