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Riccione

Il PD sulla piscina: deve restare aperta ma si verifichino accordi di convenzione

In foto: La piscina dello Stadio del Nuoto di Riccione
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 16 set 2022 14:04
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Non si placano a Riccione le polemiche sulla piscina. Alle parole dell’assessore Nicolardi che rassicurava che l’impianto sarebbe rimasto aperto e che il comune avrebbe ripianato i buchi di bilancio causati dal caro energia (vedi notizia) è seguita la reazione delle minoranza in consiglio comunale, che critica il fatto che un comune paghi i debiti di una società privata. Sulla stessa linea l’intevento dell’ex assessore e membro della segreteria del PD Alessandro Casadei, che proprio per questo motivo, scrivono i quotidiani, ha deciso di lasciare l’organo decisionale del partito. Un attrito che oggi porta il PD ad intervenire per spiegare la propria posizione: sì all’aiuto da parte dell’amministrazione ma con verifica puntuale degli accordi di convenzione con la polisportiva e della situazione economico finanziaria. Anche perché c’è di mezzo l’equità di trattamento tra le associazioni sportive.

L’intervento del PD

La piscina, come tutti gli impianti sportivi della città, deve rimanere aperta. Il valore sociale ed economico che lo sport genera impone un intervento concreto della politica. Un intervento che richiede in ogni caso il rispetto dei principi di correttezza amministrativa e la verifica puntuale degli accordi di convenzione con la polisportiva. Il caro bollette colpisce e colpirà tutti, imponendo alla politica locale e nazionale interventi urgenti e fattivi. Il Ddl approvato ieri e’ un punto di partenza sul quale agire anche per la raccolta dei contributi alla piscina. Compito che spetta al gestore, così come al gestore spetta l’onere della trasparenza dei dati di contabilità e bilancio della piscina. Proprio per questa ragione il Partito democratico auspica una verifica immediata della situazione economico finanziaria che possa permettere di comprendere quanta parte del problema risorse sia attribuibile al caro bollette e quanta parte invece ad eventuali partite di altra natura non direttamente collegabili alla emergenza attuale. Sappiamo bene che l’impianto soffre i due anni di pandemia, le restrizioni e le difficoltà attraversate ma questo non può esimere l’amministrazione dalla verifica dello stato delle cose.
Ci sono due profili di intervento urgente prima della valutazione sul possibile sostegno richiamato dall’assessore Nicolardi e sono quelli legali legati al rispetto degli accordi di convenzione e quelli di verifica del rendiconto.
Bene ha fatto l’assessore a dichiarare il proprio impegno a supportare la piscina affinché rimanga aperta ma questo non può prescindere dalle verifiche di cui sopra e dalla valutazione complessiva su come il presidente uscente abbia amministrato e gestito un bene pubblico così importante come lo stadio del nuoto.
In ballo c’è l’immagine stessa della città di Riccione agli occhi del mondo sportivo nazionale, l’equità di trattamento fra le associazioni sportive e il futuro dello sport con i suoi valori sociali e di salute