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costi triplicati

CNA: in Emilia Romagna 13% aziende rischia chiusura a fine anno per caro energia

In foto: @newsrimini
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di Redazione   
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sab 24 set 2022 07:26
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In Emilia-Romagna un’impresa su tre è “in grave difficoltà” per i costi dell’energia. Il 13% rischia la chiusura entro la fine dell’anno, un dato che raddoppia rispetto a quello stimato a fine 2021. Lo segnala il presidente regionale Cna Paolo Cavini: “Il rischio è quello di un problema sociale enorme, dovuto alla complessità e alle molteplici cause che concorrono ad amplificare i disagi. Un’economia a lungo condizionata dall’emergenza sanitaria, la crisi delle materie prime ed il rincaro dei prezzi, le conseguenze dell’invasione russa dell’Ucraina, la crisi energetica e l’aumento esponenziale dei costi, l’inflazione che sale e la Bce aumenta i tassi di interesse. Una tempesta perfetta”.

Nei primi otto mesi del 2022 i costi energetici sostenuti dalle imprese sono in molti casi triplicati rispetto allo stesso intervallo temporale del 2021. E dall’indagine Cna emerge che il problema “non riguarda soltanto le imprese energivore, ma coinvolge moltissime imprese artigiane che arrivano a dover convivere con punte di incidenza dei costi energetici superiori al 40% dei costi complessivi di produzione”, rimarca Cavini. Che aggiunge: “Alla fine del 2021 il nostro centro studi aveva rilevato che le piccole aziende a rischio chiusura a causa del caro energia erano oltre il 6%. Mentre oltre il 10% dichiarava che avrebbe dovuto ridurre l’attività. Oggi, con la sostanziale duplicazione dell’impatto energetico sui costi aziendali, stimiamo un raddoppio di quelle percentuali, con oltre il 13% di imprese non più nelle condizioni di proseguire l’attività e oltre il 21% costretta a ridurre l’attività” e conseguentemente anche l’occupazione. Tra le richieste di Cna, ci sono quelle di intervenire sui mutui con “una moratoria nello stesso modo con cui si era agito per la crisi legata al Covid” oltre a “una rateizzazione molto spinta sul pagamento delle bollette, da poter spalmare in 5-10 anni”.