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Uffici, illuminazione, scuole

Caro energia, ecco come si muoverà il comune di Rimini

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 1 set 2022 18:12 ~ ultimo agg. 2 set 12:25
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Uffici, scuole, palestre, illuminazione pubblica. In questi giorni l’assessora all’Ambiente del comune di Rimini, Anna Montini, insieme all’energy manager, ai dirigenti e ai tecnici dei vari settori, ha elaborato un piano su come contrastare il rincaro dei costi energetici. Le misure saranno poi inserite in un provvedimento da sottoporre alla Giunta che affiancherà le indicazioni del governo (vedi notizia).

Per quanto riguarda gli uffici pubblici, una prima misura a Rimini è già stata adottata: lo spegnimento, già da ieri, dell’aria condizionata dopo la razionalizzazione delle temperature già messa in atto dalla primavera. Per quanto riguarda il riscaldamento, l’obiettivo è di spostare l’accensione il più avanti possibile, ovviamente tenendo conto delle condizioni meteo. Già lo scorso anno, proprio nell’ottica di risparmio, il riscaldamento degli uffici fu acceso 15 giorni dopo la data abituale (15 ottobre). Oltre a questo, l’amministrazione valuterà una riduzione della durata giornaliera di accensione degli impianti. Per quanto riguarda l’illuminazione, l’ipotesi è di rimodulare l’utilizzo delle luci negli spazi di passaggio, nei corridoi. Inoltre sarà diffuso un vademecum ai dipendenti comunali per ricordare le buone pratiche per favorire il risparmio dei consumi. Queste misure, spiegano dall’amministrazione, non sono applicabili nei musei, che hanno questioni di temperatura e idrometria da garantire a tutela beni artistici. Al di là della fase emergenziale, c’è poi sul piatto l’ipotesi di realizzare un hub di servizi comunali nell’area stazione che permetterebbe l’ottimizzazione dei consumi.

Per scuole e palestre scolastiche, salvo eventuali indicazioni da parte del governo, l’intenzione dell’Amministrazione è quella di escludere asili nido e scuole dell’infanzia da misure di contenimento. Una scelta orientata a mettere in protezione il più possibile i servizi educativi e scolastici, dopo la difficile fase pandemica. Saranno effettuate valutazioni per l’ottimizzazione in futuro dell’uso delle palestre scolastiche, nell’ottica di raggruppare le attività ed evitare tempi morti, di inutilizzo, nell’arco della giornata.

Anche per l’illuminazione pubblica si andrà verso un contenimento. L’amministrazione resta però alla finestra in attesa delle decisioni del governo che potrebbe disporre una razionalizzazione dei punti luce pubblica e dell’illuminazione dei monumenti pari al 40% su tutto il territorio nazionale. Questo, evidenziano dal comune, in attesa del project financing per la realizzazione degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di adeguamento alle norme degli impianti di illuminazione pubblica per il territorio di Rimini. Il progetto garantirà infatti un risparmio energetico di oltre 8,6 milioni di kWh annui, ovvero il 62% rispetto al consumo annuale di riferimento.

Per quanto riguarda i privati (esercizi pubblici e commerciali) l’amministrazione valuterà solo in un secondo momento e sempre a seguito delle decisioni del Governo, l’introduzione di un eventuale provvedimento ad hoc come, ad esempio, l’obbligo di chiusura delle porte dei negozi.