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preoccupazione per il futuro

Assohotel Confesercenti: estate in parziale ripresa ma senza margini

In foto: repertorio
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di Redazione   
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gio 22 set 2022 10:50
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“Dopo due difficilissimi anni dovuti alle conseguenze della pandemia, la stagione estiva ha registrato una ripresa, soprattutto del flusso turistico straniero, ma ben al di sotto delle aspettative”. È quanto è emerso dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, commissionata da Assohotel Confesercenti Emilia-Romagna, sulla percezione degli operatori del settore ricettivo sull’andamento della stagione estiva 2022.

A pesare sulle imprese sono stati soprattutto il costo delle fornitore e dell’energia, ma “anche la mancanza di personale” ha messo in difficolta grande parte del comparto. Non hanno inoltre giovato all’aumento dei flussi turistici il prezzo della benzina, la ripresa dei contagi, il caos degli aeroporti e “l’aumento dell’inflazione che, insieme alla situazione di incertezza generale, hanno contribuito a una riduzione dei consumi preoccupante”, emerge dall’indagine. I costi di gestione e la mancanza di personale, inoltre, “hanno contribuito ad anticipare la chiusura di molte attività stagionali e in numerosi casi, hanno costretto le imprese a ridurre i servizi, quali ad esempio il servizio della ristorazione e a riformulare le proprie offerte”.

Fabrizio Albertini, presidente di Assohotel- Confesercenti Emilia-Romagna, non nasconde la propria preoccupazione: “La stagione estiva è andata complessivamente bene, ma i margini che ci aspettavamo per poterci riprendere dagli ultimi due anni sono stati disattesi; l’aumento delle materie prime e delle bollette, in alcuni casi triplicati, ha pesato in maniera significativa sugli introiti”. Per Albertini “occorrono incentivi stabili e consistenti per quanti scelgono di riconvertirsi ad impianti non energivori, semplificandone le procedure burocratiche; a ciò vanno aggiunti l’abbattimento dell’iva e l’aumento del credito d’imposta: la filiera del turismo è uno dei motori principali della nostra economia, la sua crisi rischia di diventare uno tsunami per l’intero paese.”