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Un docufilm per celebrare l’intuizione di Vittoriano Orazi e la nascita delle minimoto

“Minimoto Revolution – La Genesi dei campioni” promosso da Vittorazi Motors e diretto e prodotto dal regista Manuele Mandolesi racconta come l’idea di un uomo di provincia possa aver influito nella vita di tifosi, appassionati, ma soprattutto di giovani piloti che negli anni diventeranno campioni conosciuti in tutto il mondo.

Il 4 settembre alle ore 21.15 andrà in onda su Sky Documentaries, in streaming su Now e disponibile “On Demand”.

Tutto ha avuto inizio da un sogno: quello di creare qualcosa che ancora non c’era. Da questo desiderio Vittoriano Orazi, fondatore della Vittorazi Motors è riuscito a dare vita a un progetto unico nel suo genere. Vide le minimoto in Giappone a metà degli anni ’80, quando erano ancora sconosciute nel resto del mondo, ne portò una in Italia e ne avviò la produzione, cambiando il destino di una generazione di motociclisti italiani.

Valentino Rossi, Marco Melandri, Marco Simoncelli, Andrea Dovizioso e molti altri vivono la loro prima esperienza sulle due ruote proprio sulle minimoto. Telaio a traliccio di tubi, motore a due tempi derivato da una motosega, impianto frenante solo al posteriore, zero sospensioni: questa la prima minimoto marcata Vittorazi. Ma la moto non bastava, servivano piloti, pubblico, tifosi, insomma un campionato. Vittoriano inizia a riempire con balle di fieno le piazze e i parcheggi di diverse regioni d’Italia, a incuriosire la gente, fino a creare a Cattolica la prima pista dedicata alle minimoto. Riesce così a raccogliere più di 5.000 adesioni al suo club. Con questo importante “patrimonio” tra le mani bussa alla porta della Federazione per far riconoscere questo sport. L’interesse cresce, così come l’azienda, le moto migliorano di fattura e prestazioni. Inizia a gareggiare una generazione di ragazzi che a breve raggiungerà la vetta del motociclismo mondiale.

Una storia italiana, di valore, raccontata in uno speciale docufilm voluto fortemente da Vittorazi Motors, ora azienda leader mondiale nel settore dei motori per paramotore e prodotto da “Respiro Produzioni” per la regia di Manuele Mandolesi.

Il documentario descrive come lo spunto di Vittoriano Orazi abbia appassionato giovanissimi piloti in erba e allo stesso tempo influito sui percorsi professionali di meccanici di Moto Gp, tecnici federali e collaudatori. Manuele Mandolesi si focalizza inoltre sul rapporto fra padri e figli. Quello di Matteo Orazi che ha ereditato il sogno di Vittoriano portando avanti l’azienda di famiglia, Marco Melandri e il papà Dino, Marco Simoncelli e il padre Paolo, i giovani piloti di quegli anni e i loro genitori, determinanti, grazie alla passione e ai tanti sacrifici, per il successo dei figli.

Interviste esclusive e filmati inediti dell’epoca ci portano dentro al clima magico che presto si crea in quegli anni. Sfide all’ultima curva in piste improvvisate, intere famiglie che giungono in camper da tutta Italia. Oltre alle interviste il film vive delle scene “live” che raccontano la vita dei protagonisti di quella irripetibile stagione: Vittoriano Orazi, Marco Melandri, Manuel Poggiali, Mauro Sanchini, Denis Pazzaglini, Paolo Simoncelli, Maurizio Pasini, Valentino Rossi, Mattia Pasini, Luca Pasini, Matteo Orazi, Andrea Orazi, Giovanni Copioli, Luigi Orioli, Paolo Orioli, Tiziano Tamagnini, Petronilla Caciorgna, Alessandro Brannetti, Dino Melandri, Max Sabbatani, Alex De Angelis, Loris Reggiani, Denis Zocchi, Massimo Coppa, Benz Keskes, Dayana Orazi, Elda Dari.

About Vittoriano Orazi, alias “Vittorazi”

Idee e progetti realizzati tutti a partire da un sogno: quello di riuscire a creare qualcosa che ancora non c’era. È così che Vittoriano Orazi, fondatore della Vittorazi venuto a mancare nel 1999, è riuscito a dare vita a un’azienda unica nel suo genere, destinata a volare alto nel tempo.

Profondo conoscitore della meccanica e uomo dalle grandi capacità ed inventiva, Vittoriano si specializzò nei primi anni del 1980 nel settore delle piccole macchine radio comandate (RC) dove presto divenne campione europeo nella categoria “1/8 Pista”. Molti appassionati di settore, ricordano con nostalgia le innovazioni che Vittoriano apportò al mondo del radiocomando, con soluzioni pratiche, ingegnose e di successo ancora oggi presenti nei micro modelli prodotti in serie.

Nel 1985 durante una gara in Giappone di macchine radiocomandate, vide per la prima volta una sorta di rudimentale Minimoto. Colpito da questa novità, Vittoriano, che aveva nella sua inventiva la straordinaria capacità di anticipare i tempi e di portare ai massimi livelli tutte le attività che lo vedevano coinvolto, capì subito il reale potenziale di un eventuale sviluppo tutto italiano. Infatti, ritornato in patria qualche mese più tardi nel 1986 realizzò il primo modello di Minimoto. Il successo fu subito enorme, convincendo Vittoriano a lasciare le auto radiocomandate per dedicarsi solamente a questo sogno. Le prime minimoto prodotte artigianalmente vennero vendute come giocattoli per bambini, con la possibilità di diventare proprietari di una di queste “mini” con 650mila lire. Il fenomeno Minimoto funzionò e le modeste qualità dei primi modelli non presentarono certo un problema, poiché l’adrenalina non stava nella velocità pura ma nella sfida con il cronometro e, ovviamente, con gli avversari in pista. Vista la richiesta sempre maggiore, dal 1990 Vittoriano si concentrò su modelli più sofisticati e performanti: venne aggiunto il freno a disco anteriore, la marmitta ad espansione, gomme slick con mescole dedicate, oltre a realizzare bellissime repliche delle livree SBK dell’epoca.

Con la favorevole espansione delle vendite, nel ‘90 venne istituito il Primo Trofeo Italiano con gare suddivise per categorie. La minimoto assunse il ruolo di specialità motoristica in seno alla F.M.I. vincendo non poche remore anche da parte federale. Tra i tanti bambini gareggiarono con il “Team Vittorazi Racing” anche Valentino Rossi e Marco Melandri.

Poi, nel 1994, il genio di Vittoriano Orazi riporta la sua Azienda nella sua Terra, le Marche. In quel momento accadde nuovamente qualcosa di straordinario: grazie al forte know-how tecnico acquisito lavorando su piccoli motori, iniziò la progettazione e poi la produzione di motori per parapendio. Un’impresa eccezionale in grado di lasciare un segno profondo. Sotto la guida di Vittoriano, l’azienda ebbe un rapido sviluppo, diventando subito un punto di riferimento per appassionati e professionisti del volo. Dopo 30 anni, la Vittorazi Motors è uno dei leader mondiali nel settore dei motori per paramotore. A guidarla oggi, Matteo e Andrea, i due figli di Vittoriano, che dal padre hanno ereditato passione e competenza, e tutto l’entusiasmo necessario per continuare il cammino intrapreso da lui.

“Un percorso lungo, pieno di momenti intensi – hanno raccontato – durante il quale non abbiamo mai smesso di credere nello sviluppo della nostra azienda, spinti sempre da un grandissimo amore per i motori”.

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