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"possa tornare in Italia"

Processo Zaki. Appello di Petitti: "Non fare passare questa estate in silenzio".

In foto: Patrick Zaki
Patrick Zaki
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
gio 4 ago 2022 13:12
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Nuova udienza in Egitto del processo a Patrick Zaki il prossimo 27 settembre, dopo il rinvio dello scorso giugno. E dall’Emilia Romagna arriva un nuovo appello dalla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, la riminese Emma Petitti.

“E’ necessario continuare il nostro impegno, da Bologna, dalla sua Università, dall’Emilia-Romagna, per chiedere il completo proscioglimento dalle accuse e permettergli la piena libertà, per rivederlo nuovamente a Bologna a terminare gli studi» scrive Petitti.

Patrick Zaki era stato arrestato il 7 febbraio 2020 all’aeroporto del Cairo dalle autorità egiziane, mentre tornava dai genitori per un breve periodo prima di iniziare il secondo semestre del suo primo anno di Master all’Università di Bologna. E’ accusato di “propaganda sovversiva” a seguito della pubblicazione di alcuni post su Facebook. La Presidente ricorda come il giovane sia stato scarcerato, ma non sia libero. 

«Ora è il tempo di non abbassare la guardia – conclude la presidente –, di non fare passare questa caldissima estate in silenzio. Continuiamo a lottare per Patrick Zaki, per la sua libertà, per la sua vita. Chiediamo che Patrick possa tornare in Italia ora, anche prima della udienza del 27 settembre, per finire i suoi esami del primo anno e fare le sue ricerche. Una società civile e moderna deve poter garantire e tutelare la libertà di pensiero e di parola. Sono questi i nostri valori. Questa è la democrazia. #patricklibero».