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"Progetto mai presentato"

Nuovo Mercato Coperto. Operatori: aumento canoni, rischio abbandono

In foto: il Mercaro Coperto
il Mercaro Coperto
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 3 ago 2022 11:01 ~ ultimo agg. 17:45
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Giovedì il progetto per il nuovo Mercato Coperto di Rimini (in partenariato con la Renco) sarà approvato in Consiglio comunale ma gli operatori storcono il naso. “Il progetto che verrà presentato in Consiglio non è mai stato portato a conoscenza degli operatori nella sua totale interezza; lo hanno potuto visionare solo a seguito della pubblicazione sull’Albo Pretorio dopo la delibera di Giunta del 15/07/2022” spiega il presidente del Consorzio Operatori Mercato Centrale Coperto Andrea Fabbri. Nel marzo scorso proprio il consorzio, che precisa di non essere mai stato contrario all’intervento di riqualificazione, aveva presentato al Comune e alla società Renco una relazione stilata da uno studio di professionisti che evidenziava una serie di criticità e avanzava alcune proposte per rendere il progetto più sostenibile per gli operatori. Le criticità però sono rimaste e alcune, spiega il presidente, impattano sulla sopravvivenza delle attività Fabbri evidenzia “la mancanza di una definizione esatta della collocazione della struttura provvisoria; l’aumento del 39% dei canoni nella sede temporanea (da 306 € al mq a 426 € al mq) con un rischio reale di diminuzione di fatturato; la diversificazione dei canoni tra i vari operatori mercatali (508 € al mq per i produttori, 556 € al mq per i commercianti, 396 € al mq per il supermercato Conad) e l’aumento molto elevato dei canoni sin dal primo anno (+66% per i produttori, +82% per i commercianti, +29% per il supermercato Conad) senza una graduale modulazione iniziale per consentire l’avvio delle attività“.

In un contesto già duramente colpito dalla crisi – conclude Fabbri – vi è il rischio reale che molti operatori abbandonino il mercato andando così a snaturare una struttura che ancora oggi è una vetrina per le eccellenze enogastronomiche locali, con una delle pescherie più importanti dell’Adriatico che da decenni rappresenta un centro di attrazione commerciale e turistica per la Città e che attualmente da lavoro a più di 200 persone”.