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notte di follia per una 22enne

Finge di essere stata derubata e picchiata nel locale, poi semina il caos in ospedale

In foto: le auto della polizia sul lungomare (repertorio)
le auto della polizia sul lungomare (repertorio)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 9 ago 2022 18:06 ~ ultimo agg. 10 ago 13:39
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Prima ha dichiarato di essere stata picchiata e derubata di un prezioso anello dal personale di sicurezza del locale dove stava trascorrendo la serata insieme al fidanzato, quando invece – come hanno ricostruito i poliziotti – era stata semplicemente allontanata perché ubriaca e molesta. Poi, all’arrivo della Volante, ha oltraggiato e minacciato gli agenti. Infine, una volta trasferita in ambulanza al pronto soccorso di Rimini, ha seminato il panico all’interno della sala d’attesa, costringendo i poliziotti a intervenire una seconda volta e ad arrestarla.

Notte di follia per una 22enne di Reggio Emilia, che lunedì, mentre era all’interno del Coconuts, a Rimini, in preda ai fumi dell’alcol è salita sul cubo vicino alla consolle dove si stava esibendo una ballerina del locale. Il servizio d’ordine si è visto costretto a farla scendere – anche per paura che potesse cadere e farsi male, considerato il suo precario equilibrio – e lei per tutta risposta li ha aggrediti. I due buttafuori intervenuti sono finiti uno con la maglietta strappata e l’altro con alcuni graffi all’avambraccio e un pugno ricevuto alla nuca dal suo ragazzo.

La 22enne e il fidanzato nordafricano (anche lui su di giri) a quel punto sono stati allontanati da locale. Una volta all’esterno, però, è iniziata una vera e propria sceneggiata, con la giovane che ha chiamato la polizia riferendo di essere stata picchiata dai buttafuori e persino derubata. L’intervento delle Volanti anziché placare gli animi li ha accesi ancora di più. Infatti la 22enne si è scagliata contro le divise, insultate a più riprese e accusate di averle messo le mani addosso. Dopo circa 45 minuti di provocazioni e scenate, con quattro equipaggi impegnati a riportare la calma, la coppia è stata fatta salire in ambulanza e condotta al pronto soccorso di Rimini. Durante il tragitto la ragazza ha proseguito il suo “show” colpendosi più volte con degli schiaffi al volto e filmando con lo smartphone il proprio viso così da immortalare gli arrossamenti che lei stessa in realtà si era provocata. “Ecco cosa mi hanno fatto i poliziotti”, avrebbe ripetuto durante la registrazione video.

E’ al triage, però, che si è scatenato un vero e proprio putiferio. Protagonista sempre la 22enne. Strepiti, urli e insulti di ogni tipo verso chiunque le si avvicinasse. Ancora minacce di morte e sputi all’indirizzo dei poliziotti, ma anche pugni contro il divisorio in vetro e spintoni ai sanitari. Il tutto davanti a una ventina di pazienti increduli e spaventati. Alle 3.30 gli agenti delle Volanti sono stati costretti a dichiararla in stato di arresto per violenza o minaccia a pubblico ufficiale e resistenza, e condurla in questura, dove ha continuato nel suo atteggiamento sprezzante: nuove minacce di morte e sputi.

Questa mattina la ragazza di Reggio Emilia, che è stata denunciata a piede libero anche per oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di un servizio pubblico, molestie, vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze Armate, è stata processata per direttissima assistita dall’avvocato d’ufficio Gilberto Martinini, che ha chiesto i termini a difesa. La giovane, pentita per il caos provocato, ha chiesto scusa a poliziotti e sanitari. Il giudice ha convalidato l’arresto, ma, in attesa della prossima udienza che si terrà il 3 ottobre, non ha disposto alcuna misura restrittiva anche perché incensurata.