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visita dei radicali

Emergenza in carcere, tra sovraffollamento e degrado

In foto: la delegazione che ha fatto visita ai Casetti
la delegazione che ha fatto visita ai Casetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 15 ago 2022 16:30
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Si è svolta questa mattina all’interno del carcere di Rimini la visita di una delegazione del partito radicale composta da Aldo Brunelli, Ivan Innocenti e Valter Vecellio per riaccendere i riflettori su una situazione che mostra molti aspetti di inadeguatezza. I detenuti hanno consegnato due petizioni in cui chiedono aiuto e spiegano le carenze e le criticità, in particolare della sezione 1. Al termine della visita, che viene fatta dai radicali nel giorno di ferragosto in diverse carceri d’Italia, la delegazione ha spiegato come le risorse per il carcere siano sempre di meno, come non sia garantita, se non in piccola parte, la possibilità per i detenuti di lavorare all’interno dei Casetti, e questo va a discapito della rieducazione che dovrebbe essere connaturata al luogo. Sottolineata anche la carenza di polizia penitenziaria, sotto organico: “mancano un terzo degli agenti che servirebbero” spiega Ivan Innocenti. C’è anche un solo educatore, quando dovrebbero essercene cinque. La capienza dell’istituto ad oggi è di una quarantina di persone in più rispetto al numero al previsto.

Sul versante sanitario: “Servirebbe anche una maggiore presenza dello psichiatra, che dovrebbe essere a tempo pieno e non solo per alcuni giorni come attualmente“. Per quello che riguarda l’orario notturno, quando manca presidio sanitario fisso: “invece di rivolgersi alla guardia medica sarebbe meglio avere la reperibilità di un medico, per rispondere in modo più adeguato alle necessità dei detenuti“.

Sulle criticità della prima sezione:Già il 24 novembre scorso – spiega la delegazione – il dottor Franco Borgognoni, dopo l’ispezione sanitaria dell’AUSL Romagna definiva le condizioni della prima sezione del carcere di Rimini “molto scadenti, con rischio sanitario per i detenuti. Le criticità si ritengono non risolvibili con interventi di ordinaria manutenzione.” E’ la stessa sezione dove era recluso il detenuto tunisino morto suicida il 10 agosto 2022: “La conferma tragica che si tratta di una “sezione a rischio sanitario” fisico e psicologico – commenta InnocentiQuesta situazione di incivile degrado e violazione del diritto costituzionale e umano si protrae ormai da lungo tempo. E’ un intollerabile buco nero presente sul territorio e nella civiltà della città di Rimini che dovrebbe vedere tutti, cittadini e istituzioni, ribellarsi e operare per una immediata soluzione.

Innocenti poi descrive la situazione dell’ultimo anno, dal 19 agosto del 2021, quando ci fu la scorsa visita dei radicali e di alcuni rappresentanti della camera penale. “ambienti ammalorati, docce in comune non funzionanti, grande sovraffollamento. La prima sezione, inoltre, come già denunciato da anni, sarebbe da chiusura immediata. Ci riferiscono che i fondi per la ristrutturazione sarebbero già pervenuti ma i lavori sono bloccati a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Viene segnalata la continua presenza di scarafaggi e l’unico frigorifero presente nel corridoio della sezione è in condizioni di funzionamento precario.”

E’ del 31 dicembre 2021 la visita del componente del Consiglio Generale del Partito Radicale Ivan Innocenti, del Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, del Presidente della Camera Penale di Rimini Alessandro Sarti, del Vicesindaco Chiara Bellini, del Presidente del Consiglio Comunale Giulia Corazzi. Agli amministrati sono state proposte alcune azioni su cui agire e collaborare: –Istituzione del Consiglio di Aiuto Sociale previsto dall’ordinamento penitenziario e in carico al Presidente del Tribunale; – Ordinanza sindacale e azioni finalizzate a sollecitare soluzioni per la grave situazione umanitaria presente sul territorio del Comune di Rimini con richiesta di chiusura e ristrutturazione della 1^ sezione; – Copertura della vacanza della figura del Garante delle Persone private della libertà, vacante da oltre tre anni; – Rinnovare da parte del Comune di Rimini la convenzione per l’esecuzione delle pene alternative. “Ad oggi nulla risulta riguardo ai punti proposti“. A febbraio Innocenti ha chiesto anche una visita alla Casa Circondariale di Rimini del Garante regionale dei detenuti Emilia Romagna Dott. Roberto Cavaliere. “Visita prevista per aprile 2022 che mi risulta mai effettuata“.