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Ad una settimana dalla tragedia Giulia e Alessia ricordate in chiesa

Alessia e Giulia Pisanu

Una settimana di dolore, di angoscia, di preghiera e ricordo, ma purtroppo anche di giudizio, spesso spietato. Sette giorni dalla perdita di Giulia e Alessia, due sorelle che erano una motivo di vita per l’atra e che un tragico destino ha unito nella morte, travolte da un treno in corsa sul primo binario della stazione di Riccione. Nelle messe di domenica le parrocchie della zona Mare della Perla Verde hanno voluto ricordare le ragazze, pregare per loro e per i familiari, richiamando, come fatto anche da don Giancarlo Leonardi venerdì nell’omelia del funerale, che non è il tempo del giudizio.

Queste le parole lette durante le messe e scritte da don Franco Mastrolonardo, parroco della comunità AlbaMater.

Non conosceremo mai le cause che hanno mosso Giulia ed Alessia ad impattare il treno in corsa domenica scorsa 31 Luglio alla stazione di Riccione.
La tecnologia delle telecamere e dei telefonini questa volta non ci sarà di aiuto e neppure i verbali compilati dai racconti dei presenti. No, perché quel movimento di pochi metri, tanto spiazzante quanto drammatico, dalla pedana ai binari del treno, è registrato solamente in un enigma sproporzionatamente più grande ed abissale. Inutile indagare, peggio ancora giudicare.
Possiamo invece pregare. Questo si. Ci uniamo allora come comunità cristiana di Riccione all’immenso dolore del papà e della mamma di Giulia e Alessia, insieme con i loro cari. La loro ultima telefonata era giunta al papà per rassicurarlo. Paradossalmente e tragicamente è divenuto un addio. Così anche noi chiediamo un segno di consolazione perché il cuore in lutto sia rassicurato dalla speranza della Resurrezione. E possiamo tutti darci l’addio, cioè il ritrovarci un giorno in Dio“.