Indietro
menu
in via fusignano

Stazione radio base a Santa Giustina. Comitato obietta ma i lavori partono

In foto: Santa Giustina
Santa Giustina
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 24 lug 2022 20:09
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

La compagnia telefonica chiede di installare una stazione radio base, il comune diffonde un avviso pubblico per presentare eventuali osservazioni, il comitato si oppone all’installazione ma i lavori partono lo stesso. In estrema sintesi è quanto raccontato dal comitato di Santa Giustina che in una nota ricostruisce la vicenda che riguarda via Fusignano.

Nei mesi scorsi abbiamo casualmente scoperto – spiega il comitato –  che Vodafone aveva fatto una richiesta al Comune di Rimini per l’installazione di tre stazioni radio base, delle quali una a Santa Giustina, in via Fusignano. Il Comune di Rimini, il 23 giugno, ha diffuso un avviso pubblico con il quale ha informato che “I titolari di interessi pubblici e privati nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dalle installazioni, potranno presentare formali osservazioni entro 30 giorni a decorrere dal 24/06/2022“.

Il comitato spiega anche che nell’avviso si parlava di via Mandironi, che è a Vergiano e non di via Fusignano: “accennato all’errore formale segnaliamo che nei giorni scorsi, precisamente il 14 luglio via mail e il 21 luglio via PEC (quindi tutto entro i 30 giorni come da avviso pubblico), il Comitato di Santa Giustina, dopo la pubblica assemblea tenutasi l’11 luglio rivolta a tutti i cittadini interessati, ha inviato al Comune di Rimini formali osservazioni e proposte in merito. Osservazioni e proposte con le quali ha espresso l’opposizione dei cittadini, sulla base del buon senso e del principio di precauzione, alla installazione della stazione radio base, chiedendo che questa sia installata il più lontano possibile dalle normali attività umane e, quindi, dalle abitazioni. Laddove, in particolare, questo è possibile, come nel caso di Santa Giustina“.

Benchè le osservazioni siano state presentate e non sia ancora scaduto il mese di tempo ieri “sono iniziati i lavori per la installazione. Alla faccia del Regolamento pur citato nel pubblico avviso.
Non solo i lavori sono iniziati prima della scadenza dei trenta giorni ma anche senza tener conto in alcun modo delle osservazioni da noi inoltrate. Infatti nessuna comunicazione è pervenuta al
Comitato”.

Le amare conclusioni: “Si prosegue, ancora una volta, nella penalizzazione delle periferie, in questo caso in particolare del territorio di Santa Giustina. Inoltre, tutto questo ci appare in aperta contraddizione con gli obiettivi declamati dall’attuale Amministrazione ad inizio legislatura che prevedevano “Un Comune che si apre definitivamente e senza alcun timore alla cittadinanza attiva e alla partecipazione”.