6,5 km tra il verde
Trekking sulla collina di Covignano. Un anello che piace ai riminesi
In foto: il sentiero
di Redazione

gio 23 giu 2022 13:29
A poco più di un anno dall’inaugurazione del percorso ciclo pedonale che si sviluppa attorno al colle di Covignano, si fa il punto su questo progetto nato da un’idea della Sezione CAI di Rimini (Club Alpino Italiano), che nella primavera del 2021, aderì all’iniziativa promossa dal Comune di Rimini denominata “Adottiamo Rimini”. Un’iniziativa, realizzata anche con il sostegno dei CI.VI.VO.
Il sentiero fra storia e arte di una delle zone collinari più suggestive del territorio, anche grazie alla vicinanza con la città, ha avuto un successo enorme fra i cittadini. Sono infatti centinaia le persone che nei giorni feriali, ogni settimana, a piedi oppure in Mountain bike, vanno alla scoperta dei sentieri dislocati intorno a Covignano, un numero che nei fine settimana aumenta tantissimo. Il sentiero può essere scoperto anche con le guide preposte del gruppo sentieristica CAI di Rimini, oppure seguendo gli oltre 100 punti di segnaletica orizzontale (bianchi e rossi come d’uso per la sentieristica) e i 27 elementi di segnaletica verticale (frecce direzionali). Il percorso ad anello ha una lunghezza di 6,5 km, con un dislivello di 160 metri, per un tempo di percorrenza stimato tra le 3 ore e le 3 ore e mezza.
- il sentiero
L’itinerario
Nello specifico il percorso inizia dal piazzale sottostante il Santuario delle Grazie, il complesso francescano edificato alla fine del Trecento (1391-1396). Sul lato opposto all’ingresso del Santuario si trova il Museo degli Sguardi, esposizione delle raccolte etnografiche del Comune di Rimini. Dopo aver percorso via Vasari e via delle Fonti si arriva da Piazzale Ruffi e ci si inoltra per via Covignano in direzione dell’Abbazia di Scolca. L’ombrosa strada che porta all’Abbazia di Scolca poi a Villa Belvedere permette di avvicinare la rigogliosa vegetazione della collina. La salita all’Abbazia di Scolca è premiata con una splendida panoramica sulla valle dell’Ausa, incorniciata dagli ulivi. Oltre l’ingresso di Villa Belvedere, si costeggia il parco, dove svettano pini, tigli, querce, vecchi allori. A destra si apre il panorama sulle pendici di San Fortunato, sulla bassa Valmarecchia e la costa. La sommità collinare ospita l’edificio conventuale di San Girolamo, oggetto di scavi archeologici e restauri. All’altezza di Villa Battaglia si devia per via Monterotondo, tra uliveti di recente impianto. Di fronte a Villa Francolini, un piccolo bosco di lecci ricorda quello delle Grazie. Seguono ancora uliveti e abitazioni fin oltre la sbarra, dove inizia lo sterrato che conduce al piazzale della Galvanina. Il percorso procede ai piedi del colle. A Cà Palloni è possibile variare il percorso risalendo via San Lorenzo a Monte fino a riprendere via Covignano e trovarsi nelle adiacenze dell’Abbazia di Scolca, dalla quale tornare al punto di partenza. Via della Carletta scorre ancora infossata e stretta con i versanti collinari a destra. Si conclude il percorso risalendo lo sterrato che continua con via delle Fonti fino a ritrovare a sinistra via Vasari poi il Santuario delle Grazie
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