L'infermiere esperto degli accessi venosi centrali. Cura e gestione

La professione infermieristica, a partire dal 1992, con l’introduzione della formazione universitaria (D.Lgs 30 Dicembre 1992) e successivi Decreti Legislativi (D.M.3 Novembre1999 n°509; D.M 22 Ottobre2004, n°270; D.M.8 Gennaio2009; D.M. 19 Febbraio 2009), ha subito una profonda evoluzione/cambiamento che vede l’infermiere il professionista autonomo pronto ad assumere un ruolo sempre più importante nell’assistenza diretta al cittadino, e al suo bisogno di aiuto.
Nel corso degli anni , anche in campo sanitario, si è assistito a continui progressi tecnico-scientifici ridefinendo nuove figure professionali e ruoli specifici in grado di adeguarsi e dare risposte appropriate ai crescenti bisogni di salute.
L’infermiere, oggi, collabora e lavora in equipe multiprofessionale, includendo vari professionisti della salute in grado di pianificare e gestire il percorso sanitario migliore per ciascuna persona.
Uno degli ambiti sanitari dove la figura infermieristica si è affermata in modo determinante è quello degli accessi venosi centrali.
In tutti quei casi in cui l’approccio terapeutico è complesso, disporre di un valido dispositivo intravascolare facilita il processo assistenziale e curativo.
Nell’anno 2006, in Emilia Romagna, c’è stata la nascita del primo gruppo multiprofessionale denominato Picc Team, formato da 120 infermieri esperti, alcuni dei quali, in possesso del master universitario di I° livello, abilitante l’impianto e gestione dei dispositivi vascolari, i cosiddetti Picc Line.
In pratica si tratta di dispositivi medici chirurgici, formati da un tubicino, di diverso materiale, compatibile con il nostro organismo, e di diverse misure, scelti a seconda delle caratteristiche cliniche ed anatomiche delle persone, che consentono di creare un collegamento tra la superficie cutanea ed un vaso del sangue. Vengono inseriti, a livello delle braccia, e scorrono all’interno di una grossa vena finché la punta raggiunge la parte superiore del cuore destro.
Possono essere impiantati solo da infermieri esperti impiantatori che continuamente partecipano a corsi di aggiornamento, per mantenere vive le loro abilità, e per esser sempre aggiornati.
I Picc, Cateteri Centrali ad Inserzione Periferica, consentono di somministrare, in sicurezza, e per un tempo anche lungo, liquidi, farmaci, sostanze nutrienti, farmaci chemioterapici, terapia dialitica, terapia trafusionale.
Sono una valida alternativa quando ci troviamo difronte pazienti o persone che non dispongono di un valido patrimonio venoso e per i quali occorre garantire tutte le cure possibili.
L’infermiere è il garante del corretto posizionamento, utilizzo e gestione, nonché educazione e formazione della persona assistita. Educare significa istruire e far comprendere l’importanza del dispositivo. Solo attraverso l’accettazione, migliora l’outcome ed il processo curativo.
Articolo a cura del Dott Marco Vanni; col coordinamento di Monica Aitoro
I nostri articoli su OPI Rimini – Ordine delle Professioni Infermieristiche
Orientiamoci: Corso di Laurea in Infermieristica
La Presidente di Banca Malatestiana Enrica Cavalli nominata Vice Presidente del Gruppo Cassa Centrale Banca
Giornata dell'Infermiere, un confronto su una figura centrale della sanità
L'infermiere del Servizio di Emergenza Territoriale 118
