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attività delle Fiamme Gialle

Bandiera estera ma proprietà italiana. Sanzioni per 21 barche

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 23 mag 2022 13:09 ~ ultimo agg. 24 mag 10:52
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I militari del Reparto Operativo Aeronavale di Rimini hanno concluso nei giorni scorsi un’attività di “monitoraggio fiscale” di numerose imbarcazioni da diporto battenti bandiera estera di proprietà di cittadini emiliano romagnoli, alcuni dei quali originari del Riminese, ormeggiate nei porti turistici di Rimini, Riccione, Porto Verde e Misano.

Negli ultimi anni, spiegano le Fiamme Gialle, è sempre più frequente il fenomeno della cosiddetta “Flagging out”, per cui alcuni possessori di imbarcazioni da diporto, anche per fini commerciali, starebbero dismettendo la bandiera nazionale italiana per iscriverle presso registri di paesi stranieri, con l’intento di sottrarsi alle normative fiscali, commerciali e di sicurezza della navigazione con conseguente riduzione delle spese di gestione.

L’attività delle unità navali del R.O.AN. della Guardia di Finanza di Rimini, partendo dai numerosi controlli effettuati in mare ai fini di polizia, è stata indirizzata ad accertare l’avvenuta comunicazione o meno, al fisco, del valore delle unità da diporto immatricolate all’estero ma di proprietà di soggetti residenti in Italia.

Il successivo sviluppo delle indagini, condotte dai finanzieri attraverso l’esame della documentazione esibita dai detentori delle imbarcazioni controllate ed il riscontro delle informazioni in possesso delle banche dati in uso al Corpo, ha permesso di accertare che 18 delle imbarcazioni (tra cui figura uno yacht di 21 metri, del valore di oltre un milione di euro) risultavano di proprietà di soggetti fiscalmente residenti in Italia che però non avevano provveduto a comunicare all’Agenzia delle Entrate, in sede di dichiarazione annuale dei redditi, la disponibilità ed il rispettivo valore di mercato.

La normativa fiscale prevede infatti l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi annuale, utilizzando l’apposito modello “RW”, qualsiasi investimento o bene detenuto all’estero, tra cui le unità da diporto. Questa normativa, denominata “monitoraggio fiscale”, consente agli organi di controllo di meglio apprezzare la reale capacità contributiva del dichiarante e ricavarne informazioni ed elementi utili a valutare l’adeguatezza o meno dei redditi indicati nella stessa rispetto alla situazione patrimoniale dichiarata.

L’esito delle indagini ha permesso di riscontrare 21 proprietari inadempienti e comminare sanzioni amministrative per un valore di oltre 800mila euro a fronte di un valore complessivo accertato di beni non dichiarati di oltre un milione e mezzi di euro.

Saranno, inoltre, avviati ulteriori approfondimenti di natura fiscale finalizzati alla verifica di coerenza delle dichiarazioni dei redditi con la reale capacità reddituale/contributiva. L’operazione di servizio si colloca nell’ambito delle più ampie attività di controllo economico – finanziario, esercitate lungo la fascia costiera emiliano – romagnola dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Rimini, l’unica Forza di Polizia operante sul mare.