Nuovo femminicidio a Rimini. Le reazioni della politica
A poche settimane dall’ultimo caso, un nuovo femminicidio ha sconvolto Rimini (vedi notizia).
“Un’altra terribile tragedia famigliare che vede come vittime due donne. Una giovane madre uccisa e la figlia. Tutta la comunità di Rimini oggi si stringe attorno alla ragazza” scrive il sindaco Jamil Sadegholvaad.
“Un’altra donna uccisa per mano del marito oggi a Rimini – scrive Emma Petitti, presidente dell’assemblea legislativa regionale –, l’ennesimo femminicidio a poche settimane dall’ultimo tragico caso. Rabbia e sgomento. Con ogni mezzo a nostra disposizione dobbiamo poter fermare questo fenomeno inaccettabile che sta pesantemente segnando la nostra società. Le donne non devono avere paura a denunciare perché a sostenerle c’è una forte rete di protezione e prevenzione creata dai centri antiviolenza e sostenuta dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine. C’è poi un grande tema culturale che dobbiamo saper affrontare che riguarda lo sradicamento della cultura patriarcale e della prevaricazione degli uomini sulle donne diffusa in vari contesti sociali. Facciamo rete tra tutte e tutti, istituzioni, associazioni, pubblico e privato, e stringiamoci attorno alle donne e ai loro figli perché, come ci racconta il caso di oggi, c’è anche un grande tema legato alla violenza assistita, che coinvolge i minori che vivono quei contesti violenti“.
il senatore Marco Croatti e la deputata Giulia Sarti del MoVimento 5 Stelle: “Dolore e rabbia per il drammatico episodio di violenza nella nostra città con una donna uccisa dal marito che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe anche ferito gravemente la figlia 13enne che tentava di difendere la madre. Un nuovo dramma che si consuma a Rimini e che colpisce e spaventa ancora una volta la nostra comunità. Una vita spezzata tragicamente e una famiglia distrutta dalla violenza brutale di un uomo.
Difficile commentare ora questa tragedia, nelle prossime ore le indagini chiariranno cosa sia accaduto, ma certamente c’è un enorme problema sociale che va affrontato con ogni strumento e ogni risorsa. Troppi gli episodi di violenza domestica nel nostro Paese, troppe donne vittime di brutalità terribili. La politica deve agire in fretta. In prospettiva, partendo dalle scuole, dai nostri giovani per costruire una società con valori culturali forti. Ma anche facendo di più per andare a intercettare ogni situazione di degrado, di pericolo e di abuso: servono campagne attive e servizi efficaci. È una vera emergenza e come tale va affrontata.
Il nostro pensiero in questo momento va alla ragazzina. Ci auguriamo che possa guarire e che possa superare tutto questo”.