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autodifesa transfemminista

Niente arena per l'incontro pubblico. L'accusa: si vogliono mettere a tacere le donne

In foto: 'Non una di meno' in piazza
'Non una di meno' in piazza
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 17 mag 2022 15:19
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“Mentre sul territorio nazionale dopo i fatti di Rimini, si diffonde e amplia il dibattito sulla violenza di genere, l’amministrazione comunale sembra non voler riconoscere la gravità di quanto accaduto durante l’adunata né la portata politica del dibattito che si è creato sul tema della violenza patriarcale”.

A rilanciare l’accusa è la rete per l’autodifesa transfemminista formata da Non Una Di Meno Rimini, Pride Off, Casa Madiba Network dopo la notizia della mancata concessione dell’arena Francesca da Rimini per l’incontro pubblico promosso per giovedì alle 18. La rete parla di “un clima che non aiuta di certo le parti lese nel percorso di presa di consapevolezza della violenza subìta e di eventuale denuncia alle autorità, cosa che ad oggi sembra ancora l’unica risposta paventata dalle istituzioni (e di conseguenza dal discorso pubblico) per dare credito alle violenze avvenute. Noi sappiamo benissimo che non è così, e le 500 segnalazioni e gli oltre 170 racconti dettagliati ricevuti stanno qui a dimostrarcelo”.Sull’incontro in programma giovedì: “Invece di confermare la propria partecipazione – si legge in una nota – l’amministrazione comunale decide di organizzare un incontro sul tema del femminicidio e la violenza di genere il giorno prima dell’assemblea pubblica che abbiamo promosso, per poi comunicare tramite la Questura, nella tarda giornata di ieri, che il Comune ha negato lo spazio nel quale avevamo previsto il nostro incontro perché c’è un dj set ed un evento di cui non vi è traccia alcuna, né programma nei siti istituzionali così come in rete. Il Sindaco di Rimini chiude i suoi spazi a chi abita la città e soprattutto alle donne che si riuniscono per dire no alla violenza patriarcale. Si vuole creare un clima omertoso per mettere a tacere la voce delle donne che hanno subìto molestie e violenze durante l’adunata continuando a minimizzare. La retorica della giustificazione in nome del turismo e del profitto che abbiamo letto in questi giorni si ripresenta sotto forma di limitazione agli spazi di discussione e agibilità democratica nella nostra città. Questo è inaccettabile!”.

L’incontro di giovedì si terrà in altra sede che sarà comunicata.