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Il Coordinamento dei Centri Antiviolenza: 'Guastiamo la festa al patriarcato'

In foto: gli alpini a Rimini
gli alpini a Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 mag 2022 12:08
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“Guastiamo la festa al patriarcato” è il titolo dell’intervento che il Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia Romagna, di cui fa parte anche la onlus riminese Rompi il Silenzio, dedica alla vicenda delle molestie all’Adunata degli Alpini di Rimini.

“150 tra molestie e violenze in un fine settimana. A Rimini, durante l’oceanica adunata degli Alpini. Una cifra enorme, se si pensa a quante non hanno segnalato perché non sapevano che si potesse farlo su una pagina dedicata, perché volevano dimenticare e basta; perché, come capita spesso in questi casi, provano vergogna come se fosse colpa loro. Il Centro Antiviolenza “Rompi il Silenzio ODV” e Non Una Di Meno Rimini ha saputo dare voce a questa violenza, ha dato spazio a tante donne e ragazze per trovare una voce comune, un grido di protesta a cui ci uniamo in sorellanza e solidarietà”.

Con l’aggravante che “Non era difficile prevedere questa violenza: in occasione della precedente adunata, a Trento, era accaduto più o meno lo stesso. La violenza che nel gruppo si ammanta di ‘goliardia’, le donne che scoprono improvvisamente ostili le loro strade”.

“E la mattina dopo, a raduno finito, è anche peggio. Difese d’ufficio dell’intero corpo degli Alpini che nessuna si è mai sognato di accusare in quanto tale, o della manifestazione stessa, che c’entra ancora meno. Non è stare in un gruppo, per quanto nutrito, che legittima la violenza di branco. Non è un’adunata che di per sé determina lo scatenarsi della bestialità”.

Sbagliato pensare, per il Coordinamento, che sia una questione contingente legata alla singola occasione: “Questa violenza è profondamente inscritta nella cultura quotidiana di tutte e di tutti. Il maschilismo patriarcale più bieco non è solo di quegli Alpini. È di quei cittadini che minimizzano e negano, protestando per la “brutta figura” che farebbe la città o, in alternativa, che farebbe il corpo degli Alpini. Come ci risuona, tutto questo, come ci attraversa. “I panni sporchi si lavano sempre in famiglia…svergognata che non sei altro. Come si permette la Tua libertà, come osa la Tua dignità rovinarci la festa”. Conosciamo questa canzone. Ce l’hanno cantata fin troppe volte. Ma è ora di respingerla al mittente. Non c’è nulla che valga la libertà e la serenità di una sola donna, figuriamoci di 150. E i Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna sono qui, come sempre, a sostenere le donne. Guastafeste per altre guastafeste. Insieme”.

Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna

• Casa delle donne per non subire violenza APS- Bologna

• Sos Donna ODV – Bologna

• Udi Bologna APS

• Vivere Donna APS – Carpi

• SOS Donna ODV – Faenza

• Centro Donna Giustizia APS – Ferrara

• Trama di Terre APS – Imola

• Demetra Donne in aiuto ODV – Lugo

• Casa delle donne contro la violenza ODV – Modena

• Centro Antiviolenza ODV – Parma

• La Città delle Donne ODV – Piacenza

• Linea Rosa ODV – Ravenna

• Nondasola Onlus – Reggio Emilia

• Rompi il silenzio ODV – Rimini

• PerLeDonne ODV – Imola