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masterplan Tosi rottamato

Angelini. Il futuro del porto va condiviso con gli operatori. Savioli, impegno per una soluzione

In foto: (Ph @ Giorgio Salvatori)
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 31 mag 2022 22:15
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La candidata sindaco Daniela Angelini torna oggi sul tema del porto di Riccione convinta che l’unica strada percorribile sia la condivisione dei progetti con gli operatori e le strutture che sorgono su quell’area. “Voglio un porto nuovo per Riccione condiviso con chi ci vive e lavora. Desidero che la mia posizione in merito al progetto del porto di Riccione sia chiara. Tutti gli operatori hanno già rottamato il masterplan della Tosi e senza una condivisione progettuale con la parte della città che ne vive le quotidianità. Questa per me è una posizione chiara dalla quale partire”.

Ho appreso che il candidato sindaco Stefano Caldari si è scusato con gli operatori del porto per non aver condiviso con loro il master plan.  E sulla necessità di condividere i progetti è tornato anche questa mattina in diretta a Tempo Reale. Mi fa piacere sentire che finalmente ci sia da parte di Caldari una ammissione della mancata condivisione con la città dei progetti importanti”.

Un tema quello del porto che riguarda tutta la città perché comprende anche strutture abbandonate come il Savioli: “Come ho già avuto modo di dire, il porto va progettato insieme agli operatori che lo vivono, Riprogettare la Darsena rappresenta una delle nostre priorità e come futura amministrazione abbiamo già scelto il criterio con il quale farlo. Per questo non presenteremo un rendering di progetto, prima di aver acquisito tutti i pareri degli operatori insieme ai quali faremo sviluppare un porto turistico con servizi essenziali come gli stessi vorrebbero. Inoltre sul Savioli è mia intenzione risolvere la questione: non è pensabile che resti in quelle condizioni”.

Per Daniela Angelini negli ultimi 8 anni Riccione è stata divisa e la comunità non è stata coinvolta nelle scelte: la realizzazione di un masterplan sul porto senza coinvolgere gli operatori è uno dei tanti esempi.  “Apprezzo comunque il cambio di rotta di Caldari verso la condivisione, ma non posso evitare di sottolineare come lo stesso si sia presentato in piena continuità con l’attuale sindaco. Amministrazione dalla quale ieri mattina lo stesso Caldari ha preso le distanze su modi e metodi nei quali il tema porto è stato affrontato in questi anni”.